Osimo

Osimana, il presidente Campanelli analizza la stagione

Al termine della gara persa 0-1 contro la capolista Portorecanati, il numero uno osimano ha fatto sentire la propria voce: «Non possiamo certo dirci soddisfatti dei risultati ottenuti, in virtù di quelle che erano le premesse e gli sforzi della Società, ad inizio stagione»

L'Osimana si radunerà lunedì

OSIMO- La sconfitta interna dell’Osimana con il Portorecanati ha rallentato la risalita dei giallorossi verso i posti playoff. La formazioni di Mobili è apparsa tonica ma poco incisiva in zona rete. La capolista è stata brava a colpire al momento giusto, indirizzando la partita sui propri binari fino alla conclusione. Gli applausi a fine gara da parte dei sostenitori giallorossi sono stati il sintomo di un gradimento della prestazione, che va al di là del semplice risultato.

A fine gara il presidente Campanelli ha analizzato a tutto tondo la stagione della propria squadra: «Si chiude qui, purtroppo, la stagione dell’Osimana. Non possiamo certo dirci soddisfatti dei risultati ottenuti, in virtù di quelle che erano le premesse e gli sforzi della Società, ad inizio stagione. Dobbiamo rivedere alcune cose, non dimenticando però, quella che era la situazione, alcuni mesi fa. Grande merito, rialzarci in una situazione non facile, con vicissitudini particolari, non da poco, per non tenerne conto. Ora abbiamo, le ultime due gare, da onorare, da Osimana. Chi indossa o indosserà questa maglia, dovrà dimostrare di meritarla, sul campo, in nome e per conto della Storia, quasi centenaria della Società e dei tifosi, che la seguono. La gara odierna, ha dimostrato, che possiamo stare, alla pari di avversari quotati, se non oltre, ma il risultato dice, che usciamo sconfitti ed è dovere, per chi amministra, analizzare e rimediare. Ringrazio la tifoseria, per gli applausi finali alla squadra ed il senso civico, mostrato, anche al culmine di una esasperazione arbitrale, perpetuata, pressoché per tutta la stagione, con il culmine, nelle ultime giornate. È una ruota che gira e prima o poi, girerà. Certo non è facile, al momento, ma dovremo essere noi per primi, a non doverci piangere addosso, ma rimediare, per raggiungere lo scopo prefissato»

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