Osimo

Bimba in crisi respiratoria: paura e attimi di terrore a Castelfidardo

La piccola di soli tre mesi è stata colta da attacchi epilettici mentre era a casa con la madre perdendo conoscenza. Immediati i soccorsi che, attraveso una staffetta ambulanza-auto medica, hanno trasportato la bambina al Salesi

CASTELFIDARDO – Tragedia sfiorata a Castelfidardo dove una bimba di appena tre mesi ha rischiato di perdere la vita per le complicazioni di un attacco epilettico. La piccola si trovava in casa insieme alla mamma, quando ha accusato i primi sintomi del malessere. In un baleno la situazione è precipitata: alle convulsioni si è aggiunta una crisi respiratoria e la bambina ha perso conoscenza.

I familiari hanno subito avvertito il 118 che, a sua volta, ha inviato un’ambulanza della Croce Verde. Nell’abitazione li avrebbe dovuti raggiungere l’auto medica di turno nella Valmusone ma il caso ha voluto che il mezzo fosse occupato in un altro intervento. Così la centrale operativa ha allertato un’ambulanza medicalizzata di Ancona e coordinato il soccorso disponendo il punto esatto d’incontro tra i due mezzi al fine di velocizzare i tempi di arrivo in ospedale e garantire al più presto l’assistenza di un medico.

Quando i sanitari sono giunti sul posto, vicino alle scuole elementari Mazzini a Sant’Agostino, la bimba aveva ripreso conoscenza ma presentava ancora serie difficoltà respiratorie. Proprio per questo i soccorritori le hanno somministrato l’ossigeno e, per qualche minuto, le sue condizioni sembravano essersi stabilizzate. E’ stata quindi caricata sull’ambulanza assieme alla mamma mentre al Salesi un’equipe di medici del pronto soccorso la stava aspettando.

Di li a pochi minuti ci sarebbe stato lo scambio con l’automedica di Ancona e la piccola avrebbe proseguito il tragitto verso l’ospedale pediatrico in presenza di un medico. Lungo il tragitto, però, il quadro clinico si è improvvisamente aggravato e la bambina ha nuovamente perso i sensi. Solo grazie alla lucidità e professionalità del personale sanitario la situazione non è degenerata e il passaggio di consegne all’automedica è potuto avvenire con tempestività. Qui è stata affidata alle cure di un medico che, vista la gravità della situazione, le ha iniettato un farmaco salvavita, rianimandola, ed evitando conseguenze decisamente peggiori.

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