Osimo

Bilancio di previsione, il sindaco di Osimo fa il punto tra tasse e servizi

Saranno approvate a ore le aliquote di imposte e tariffe con novità importanti per i contribuenti osimani. Il primo cittadino Simone Pugnaloni spiega la manovra

Il Comune di Osimo
Il Comune di Osimo

OSIMO – Osimo vota domani (31 maggio) in Consiglio comunale il bilancio di previsione. Saranno approvate le aliquote di imposte e tariffe con novità importanti per i contribuenti osimani. «L’aliquota Imu verrà ridotta dal 10,2 al 9,2 per le aree edificabili sulle quali non è stato costruito, andando incontro alle richieste del comitato No Prg 2006 che si batte da anni per quei terreni sui quali pesa il contenzioso con la Provincia. Questa manovra costa al Comune 100mila euro in meno di gettito. L’amministrazione ha intenzione entro fine anno di rivedere al ribasso anche il valore di mercato di quelle stesse aree, valore che incide nel calcolo dell’imposta – spiega il sindaco Simone Pugnaloni -. Le aliquote dell’Irpef resteranno invariate rispetto all’anno scorso, tutte allo 0,8 per mille. Ribadita anche la fascia Isee di esenzione che era stata innalzata due anni fa dagli ottomila euro annui a 13mila, ampliando la platea delle persone che hanno l’azzeramento dell’imposta. Il Canone unico patrimoniale, che per legge nazionale ha accorpato alcune tasse e comprende anche la Tosap, è stato già approvato in aula e prevede l’esenzione per tutto il 2022 dal pagamento dell’occupazione di suolo pubblico da parte di bar, ristoranti e ambulanti. Una manovra costata al Comune di Osimo 55mila euro».

La Tari

Capitolo a parte la Tari, «la cui delibera è stata già approvata in Consiglio comunale, è una semplice presa d’atto del Piano finanziario 2022 sull’igiene urbana proposto da Astea e approvato da Arera. Al contrario di quanto vogliono far credere le Liste civiche, mistificando la realtà, è infatti ormai dal 2020 l’Authority nazionale a decidere la tariffazione per uniformarla tra i vari Comuni. Il costo del servizio aumentato da 5,9 a 6,35 milioni di euro ha comportato un incremento della tariffa 2022 di circa il sei per cento da parte di Arera. Il Comune a fronte di ciò ha previsto già a bilancio un plafond da 150mila euro per un bando contro il caro bollette, che sarà implementato a luglio da un avviso da 40mila euro per contributi da dedicare proprio al bonus Tari per le famiglie che hanno Isee sotto i 25mila euro annui. Bandi per contributi contro il caro bollette saranno poi emessi anche a favore di imprese e associazioni. Risorse, queste, che dal prossimo anno potranno essere ulteriormente incrementate grazie all’impianto di trattamento dell’umido organico che da luglio Astea attiverà ad Ostra. Un impianto che a regime produrrà una importante redditività che, per il 50 per cento, ricadrà sul socio Comune di Osimo, il quale potrà destinare gli utili proprio per contributi a famiglie e imprese per il pagamento delle bollette, compresa la Tari».

I servizi a domanda individuale

Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale con il bilancio di previsione 2022 saranno previsti nuovi sconti sulle tariffe di scuolabus, mense e asili. «Il costo per le famiglie del servizio di trasporto scolastico, già ridotto l’anno scorso da 198 a 100 euro al mese, sarà decurtato di almeno un altro 50 per cento, o di più in base alle tre fasce Isee. La prima, sotto i 15mila euro annui, avrà infatti l’esenzione totale della tariffa, la seconda fascia tra i 15.001 euro annui e i 21mila euro avrà tariffa ridotta a 25 euro al mense, la terza fascia sopra i 21.001 euro pagherà la tariffa mensile dimezzata, 50 euro anziché 100. Questa manovra comporta per il Comune un minor gettito di 80mila euro. Per quanto riguarda le mense scolastiche, confermato l’azzeramento della quota fissa dell’anno scorso, sarà ridotta ora la quota pasto in base alle tre fasce Isee. La prima e la seconda fascia (sotto i 21mila euro annui) avranno una riduzione di 50 centesimi a pasto e di ulteriori 25 centesimi dal secondo figlio iscritto al servizio. Sugli asili nido si prevede invece una riduzione del cinque per cento della quota fissa mensile per tutti».

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