Osimo

L’Auser al lavoro per i malati Covid: i volontari chiedono i vaccini

Sono tantissimi a Osimo coloro che aiutano le persone contagiate dal virus e sole, spesso in situazioni di disagio fortemente acuite dall’emergenza sanitaria

Un volontario Auser
Un volontario Auser

OSIMO – Sono tantissimi a Osimo i volontari che aiutano le persone malate di Covid e sole, spesso in situazioni di disagio fortemente acuite dall’emergenza sanitaria. I volontari dell’Auser ad esempio passano i giorni a portare le medicine alle persone in quarantena. Il medico prescrive le ricette online e le gira ai volontari che le stampano assieme al codice fiscale dell’assistito, vanno in farmacia e poi le consegnano a domicilio evitando il contatto con l’assistito.

«Quando decidi di fare il volontario sai bene cosa scegli, sai bene che devi donare, anche solo un sorriso. Mai avrei pensato di passare un anno così duro, violento e funesto – dice il coordinatore dei servizi dell’Auser Mauro Gramuglia -. Nessuno però purtroppo ha ancora pensato a noi come categoria per le vaccinazioni».

Sergio Gradara, presidente provinciale dell’Auser, afferma: «Ho chiesto anche per iscritto all’Asur Area Vasta di voler considerare la richiesta di vaccinazione anti Covid 19 dei nostri volontari che operano per la comunità nella provincia di Ancona. La richiesta per una sollecita vaccinazione degli operatori Auser trae fondamento dal fatto che i nostri volontari svolgono attività che li pongono a stretto contatto con anziani o con persone fragili, trasporto sociale, consegna dei medicinali e della spesa e tanto altro. Recentemente un nostro volontario, il presidente dell’Auser Cupramontana Enzo Taruchi, è deceduto a soli 67 anni dopo aver contratto il virus. Non aveva alcuna patologia pregressa. Al momento almeno quattro-cinque dei nostri volontari nella provincia sono in cura sempre per lo stesso virus. Operando in affiancamento con gli enti territoriali per assolvere alla grande emergenza sociale del momento, i volontari Auser, pur con tutte le protezioni da protocollo, corrono un rischio maggiore di contagio rispetto ad altre fasce di popolazione. Per questi motivi, per tutelare lo straordinario valore del dono volontario degli operatori Auser, ho chiesto di valutare la possibilità di una vaccinazione sollecita degli stessi ma non ho ancora ricevuto risposta. Tutti fra noi si chiedono il motivo di tale silenzio».

Dati aggiornati al 2019, l’Auser conta tremila e 400 iscritti, 819 volontari, 44mila e 600 richieste di intervento e 11mila e 600 persone assistite più 125mila ore di volontariato effettuate. Sono 23 le associazioni nella sola provincia dorica.

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