Osimo

Sanità e servizi sociali, l’intervista all’assessore Daniele Bernardini

A fare il punto sulle attività di sostegno ai più fragili e sullo stato dell'ospedale "Ss. Benvenuto e Rocco" a Osimo è il componente della Giunta con delega al settore

L'ospedale SS Benvenuto e Rocco di Osimo

OSIMO – A fare il punto sui servizi erogati per il sociale a Osimo è l’assessore alla Sanità Daniele Bernardini. «Nel 2018 il Comune ha erogato 16 borse lavoro e sei over 30 in collaborazione con il Centro per l’impiego di Ancona. Abbiamo firmato anche una convenzione per permettere all’Erap di vendere le case agli affittuari che lo richiedono e con il ricavato il Comune incasserà 700mila euro da reinvestire nell’acquisto di nuove abitazioni da destinare alle politiche per la casa – spiega -. Quando siamo arrivati nel 2014 abbiamo trovato una cronicizzazione della povertà. C’erano 200 persone cui si dava luce, acqua e gas. Abbiamo detto basta, bisognava educarli a uscire dalla povertà. Oltretutto con la crisi se ne erano aggiunti altri di casi critici. Siamo riusciti a sbloccare la situazione. I risultati sono stati eccellenti ma senza la collaborazione di tutti non ce l’avremmo fatta».

L’assessore alla Sanità Daniele Bernardini

Grazie alla partnership con la Caritas, che ha richiesto al municipio il sostegno economico per l’apertura di un market a punti per i poveri, 744 sono le schede a punti consegnate agli indigenti, che con esse hanno potuto fare la spesa alimentare per il mangiare quotidiano all’emporio solidale. Utilizzati poi 50mila euro dal fondo Astea energia per il pagamento di utenze e per le spese quotidiane alle famiglie in difficoltà. Nel contempo in ambito sanitario è stata attivata una partnership con la casa di riposo Grimani Buttari per i servizi agli anziani a domicilio con il contributo reso dalla Fondazione Cariverona: la casa di riposo ha liste di attesa con più di 300 possibili utenti in sospeso e 150 sono le famiglie servite da questo progetto. Anticipata ai primi di dicembre l’assistenza domiciliare a casa. Attivata la collaborazione con il Comune di Camerano che permette a cinque disabili osimani di frequentare una struttura semiresidenziale idonea a prezzi contenuti. Diversamente i cinque non avrebbero avuto una risposta appropriata in termini di servizio perché il centro Fontemagna non aveva disponibilità per nuovi inserimenti.

Altro capitolo l’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco”: «Due nuove unità stanno per arrivare al pronto soccorso, due alla Chirurgia. Per la terza corsia problemi tecnici hanno ritardato l’inaugurazione ma è tutto ok, ci saranno nuovi posti letto di osservazione breve e, novità, anche i medici di famiglia potranno usufruirne per creare quella casa della salute che a Osimo manca – continua l’assessore -. Prima la sanità era gestita come se fosse una 500. Oggi i reparti, con il passaggio all’Inrca, sono tutti funzionanti. Ci sono richieste persino da fuori Provincia per Medicina, siamo stracolmi. C’è solo il problema del personale medico specialistico, che è un nodo a livello nazionale. Lavoriamo al cento per cento con il supporto dell’Inrca, che ha permesso di far rimanere la Radiologia, la Gastroenterologia e il laboratorio analisi. Con l’integrazione all’Inrca abbiamo perso 20 unità, in parte forse rientreranno però».

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