Osimo

Ammortizzatori sociali artigiani, la Cna traccia il quadro: è lento il miglioramento

In partenza, nel settore dell’artigianato, la “febbre da Covid” era molto alta. Si partiva a giugno con quasi la metà delle imprese che avevano richiesto l’Fsba per un numero di dipendenti che superava il 60 per cento

Andrea Cantori Cna

OSIMO – La Cna di zona Sud di Ancona ha elaborato i dati sull’Fsba, il fondo di solidarietà bilaterale destinato alle imprese artigiane che sospendono i dipendenti per assenza di lavoro. Si tratta dell’ammortizzatore sociale che viene attivato per sospendere i dipendenti delle attività artigiane in assenza di lavoro (la “cassa integrazione dell’artigianato”) e testimonia una lenta discesa ma da una situazione che si è rivelata drammatica fin dall’inizio.

«I dati testimoniano un lento miglioramento ma la crisi è profonda – dice il segretario Andrea Cantori -. Il campione preso a riferimento riguarda l’area di Castelfidardo, Osimo, Loreto, Offagna, Numana e Sirolo. Sono 60 le imprese censite per un totale di 261 dipendenti. In partenza, nel settore dell’artigianato, la “febbre da Covid” era molto alta. Si partiva a giugno con quasi la metà delle imprese che avevano richiesto l’Fsba per un numero di dipendenti che superava il 60 per cento. A luglio, nonostante una discesa nelle richieste da parte delle imprese artigiane, ancora più di un terzo necessitava di ammortizzatori per un numero di dipendenti pari al 45 per cento del campione». Secondo la Cna di zona, la soluzione ci sarebbe: «Occorrono investimenti pubblici, possibilmente in piccoli appalti da somministrare rapidamente».

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