Osimo

Alternanza scuola-lavoro in chiave hi-tech al “Campana” di Osimo

I tre studenti coinvolti hanno sperimentato tecnologie all'avanguardia applicate alla valorizzazione del patrimonio culturale dedicandosi in particolare alla biblioteca storica

L'alternanza al Campana di Osimo
L'alternanza al Campana di Osimo

OSIMO – L’alternanza scuola-lavoro, modalità didattica prevista da “La buona scuola” per gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, è spesso al centro di polemiche e critiche. All’istituto Campana per l’istruzione permanente di Osimo invece è appena terminata un’esperienza che si è rivelata di grande soddisfazione sia per gli studenti che per l’ente ospitante e che può essere considerata un vero modello di “buone pratiche”.

Grazie anche a un finanziamento della Fondazione Cariverona e alla sempre più proficua collaborazione con l’istituto di istruzione superiore “Laeng Meucci”, i tre studenti del corso di Informatica e Telecomunicazioni, Edoardo Bilancia, Andrea Loiodice e Antonio Muscerino, hanno sperimentato tecnologie all’avanguardia applicate alla valorizzazione del patrimonio culturale dell’ente, dedicandosi in particolare alla biblioteca storica, in corso di catalogazione, e alla collezione di dipinti antichi, oggetto di una recentissima campagna di restauri.

Dopo un incontro preliminare di formazione con la professoressa Monica Bocchetta, responsabile della catalogazione della biblioteca, gli studenti hanno studiato la fattibilità dell’utilizzo dei “Tag rfid” (particolari etichette elettroniche, evoluzione dei comuni antitaccheggio) per la registrazione delle informazioni relative all’edizione, al volume, alla sua posizione. Non solo “Tag” ma anche realtà virtuale, realtà aumentata e siti internet interattivi sono stati oggetto del percorso didattico appositamente pensato dai responsabili dell’ente e dal docente di elettronica Marco Anselmi per arricchire la formazione e orientare il percorso degli studenti. Con l’utilizzo del visore Oculus poi gli studenti hanno realizzato un percorso in realtà virtuale che permette una visita a distanza delle sale del palazzo. Il tour sarà presto reso disponibile sul sito dell’istituto, anch’esso rinnovato con un nuovo aspetto grafico dagli studenti del “Meucci”.

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