Osimo

A settembre sarà operativa la risonanza magnetica a Loreto

A dare l'annuncio per il bene di Loreto l'assessore regionale Moreno Pieroni. I disagi a livello sanitario però sono ancora notevoli nella Valmusone e in Riviera del Conero, come denunciano i volontari della Croce bianca di Numana

L'ospedale Santa Casa di Loreto
L'ospedale Santa Casa di Loreto

LORETO e RIVIERA – Una buona notizia per Loreto. Dopo mesi di annunci sarà finalmente operativo da settembre il servizio di risonanza magnetica all’ospedale Santa Casa.

«Terminati il collaudo dell’apparecchiatura e la prima fase sperimentale con circa 100 pazienti volontari per le sequenze di competenza Neuro radiologica, subito dopo Ferragosto sarà avviata la seconda fase di sperimentazione per la messa a punto delle sequenze di Risonanza magnetica per l’esame Body e Articolare – afferma l’assessore regionale Moreno Pieroni -. Conclusa tale fase e l’espletamento dei corsi obbligatori di formazione per il personale medico e tecnico tenutisi nel frattempo, il servizio sarà accessibile ai cittadini del comprensorio. Questa strumentazione è una risposta forte della Regione Marche a tutela della salute dei cittadini di tutti i Comuni della zona a sud di Ancona fortemente voluta dallo stesso presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Una dotazione d’avanguardia per cui, in stretta collaborazione con il sindaco e l’amministrazione di Loreto, abbiamo profuso impegno e determinazione perché da sempre ritenuta indispensabile a completare l’assetto dei servizi sanitari in un territorio ad alta densità abitativa».

Le ambulanze ieri davanti all’ospedale di Osimo

I problemi a livello sanitario però sono tutt’altro che venuti meno in queste ore calde in tutta la Valmusone. Ad affermarlo i volontari della Croce bianca di Numana che tracciano i profili di uno scenario particolarmente difficile: «Se per gli organi competenti dell’Asur i mezzi di soccorso previsti sono sufficienti a garantire l’emergenza sanitaria nella Riviera del Conero, nella realtà dei fatti le cose stanno diversamente – dicono -. Per fortuna che a far fronte a questa carenza ci pensano le Pubbliche assistenze grazie alla disponibilità dei loro volontari. Le lunghe attese delle ambulanze nei vari pronto soccorsi della zona in attesa che si liberi un posto letto, aumentando così i tempi d’intervento, non hanno indotto l’Asur a un potenziamento del numero di mezzi di soccorso e quindi, per non “lasciare i pazienti per strada”, le associazioni di volontariato stanno facendo tutto il possibile per far fronte alle numerose richieste di soccorso che in questo periodo giungono alla Centrale operativa del 118. Basti pensare che nella sola giornata di ieri, 10 agosto, nei Comuni di Camerano, Numana e Sirolo secondo l’Asur sono sufficienti solo due ambulanze (una per Camerano e una per Numana-Sirolo) ma per garantire il servizio ce ne sono volute ben cinque. Tre in più rispetto a quelle previste quindi, una messa a disposizione dalla Croce Gialla di Camerano oltre a quella in convenzione, un’altra dalla Croce Bianca di Numana e una dalla Croce Azzurra di Sirolo. Un elogio quindi a tutti quei volontari che, soprattutto in questi giorni di ferie, dedicano il loro tempo al servizio della comunità».

Ti potrebbero interessare