Mi racconto

Coreografie di danza e pittura sui muri… zitti zitti che la nonna si arrabbia!

Ivan Cottini, danzatore e modello marchigiano: «È più faticoso in questi giorni, per la mia malattia la fisioterapia è fondamentale. E mi manca la danza: con il ballo sfido la sclerosi multipla. E anche con mia figlia Viola»

Ivan negli esercizi di fisioterapia aiutato dalla sua mamma

URBANIA- Altro che noia e gran dormite…la mia giornata inizia alle 4.50: sveglia! Alle 5.30 vado a prendere mia figlia Viola per tornare a casa con lei. Sono già le 8 e inizio le terapie farmacologiche. Un paio d’ore di fisioterapia fai da te, e poi pranzo. Eh sì, pranzo: iniziando così presto le giornate, alle 11 mangio che ho una gran fame. Alle 13:30 inizio fitness in casa, da solo, con quello che trovo.

E poi mi curo. Non con le medicine, con la piccola Viola. Nel pomeriggio mi dedico a mia figlia di 4 anni: tra compiti dell’asilo, coreografie di danza, e pittura sui muri…zitti zitti che la nonna si arrabbia! Alle 21:30 siamo già tutti a letto.

Sono un danzatore, malato di sclerosi multipla. La mia vita, la mia cura. Con la danza la sfido, la mia malattia. E anche con mia figlia Viola. Con la sua nascita sono guarito.

Ivan Cottini si allena

È più faticoso, certo, in questi giorni di isolamento. Per la mia malattia la fisioterapia è fondamentale. Ovviamente è sospesa, e io ne sto risentendo: sento il corpo più rigido e dolorante, ma non perdo la motivazione.

Mi esercito con ciò che ho a casa: a volte sollevo la mia carrozzina, a volte la mamma mi aiuta.

Per la danza, non ballare mi provoca un grosso stress emotivo. È una terapia che mi fa prendere a calci nel sedere la malattia, e mi dà la forza di continuare.

Nonostante tutta la fatica di questi giorni casalinghi, non credo proprio di potermi lamentare, visto che sono col sedere al caldo, mentre c’è gente là fuori che sta combattendo in prima linea in un momento difficilissimo.

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Ivan Cottini, marchigiano, di Urbania, è un modello e ballerino che lotta contro la forma più aggressiva di sclerosi multipla. È stato ospite a Ballando con le Stelle, programma tv di Milly Carlucci, e alla finale di Sanremo 2020, dove ha ricordato che «La diversità è bellezza ed io ne ho fatto un’arte!»

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