Macerata

Verniciavano scarpe senza tutele, sequestrata azienda nel Maceratese. Aveva continuato a operare dopo la sospensione

In azione il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata. I quindici lavoratori, fra le altre cose, operavano senza impianto di aereazione nonostante risultasse la costante esposizione a prodotti chimici

MACERATA – Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata, ha eseguito una articolata indagine nei confronti di una società esercente attività di verniciatura e spazzolatura di componenti di calzature, le cui risultanze hanno determinato il sequestro preventivo dell’intera azienda.

Nello specifico, le scorse settimane personale dei Carabinieri del NIL, ha monitorato un’azienda operante nel settore del manifatturiero, la cui analisi info-operativa condotta dal reparto di specialità dell’Arma ha evidenziato criticità relativamente alle gravi condizioni di salute e sicurezza a cui erano esposti i dipendenti. Il monitoraggio della stessa ha fatto desumere un probabile impiego di manodopera (quindici lavoratori identificati) impiegati senza alcuna tutela in materia di salute e sicurezza, dunque in presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Si procedeva così ad un primo accesso ispettivo che determinava la sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione delle prescrizioni amministrative e penali contestate. Nei giorni successivi, i titolari dell’attività, incuranti del provvedimento di sospensione in atto, proseguivano la loro attività, pertanto i Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato Lavoro) di Macerata procedevano ad ulteriore controllo, durante il quale si accertava il prosieguo dell’attività lavorativa nelle medesime condizioni del primo accesso. Considerato il permanere delle violazioni già contestate e delle ulteriori emerse, si procedeva in accordo con la Procura di Macerata, che concordava con le risultanze investigative, al sequestro preventivo dell’azienda del valore di circa 300mila euro.

I due titolari venivano deferiti in stato di libertà per le gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro poiché non era stato rispettato il provvedimento di sospensione e, pertanto, i datori di lavoro continuavano a far operare i propri dipendenti nonostante non fosse stato designato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, non fosse stato nominato il medico competente, non fossero stati consegnati ai lavoratori i previsti dispositivi di protezione individuale, non fossero stati sottoposti a sorveglianza sanitaria e risultassero privi di formazione e informazione. I lavoratori operavano, inoltre, senza impianto di aereazione nonostante risultasse la costante esposizione a prodotti chimici.

Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e il Comando Provinciale di Macerata in sinergia con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Macerata, continueranno ad effettuare controlli per tutelare i lavoratori, contrastando lo sfruttamento di manodopera

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