Macerata

Ussita, a cinque anni dal sisma riapre il rifugio Casali. «Questa è la volta buona»

Torna percorribile anche la strada provinciale chiusa dal 2016. Nel rifugio allestito un ristorante e una camerata da nove posti

USSITA – Un segnale di speranza e di ulteriore ritorno verso la normalità. Ha riaperto questo fine settimana, dopo quasi cinque anni, il rifugio Casali di Ussita. La struttura, gestita dai due maceratesi Luca Ballesi e Claudio Menichelli, aveva subito pesanti danni dopo il terremoto del 2016 ma ora, grazie al Comune e alla Protezione civile, la struttura è stata delocalizzata e ha potuto riaprire.

Oltre al ristorante, il rifugio offre anche una camerata (con nove posti letto) in cui poter soggiornare e godersi la tranquillità dei Sibillini. «Questa è la volta buona – raccontano i due gestori -. Dopo due escursioni, organizzate venerdì e sabato, domenica (11 luglio) saremo sul posto ad accogliere amici e viandanti. Le norme anti Covid sono quello che sono e non ci permettono di fare tutto quello che avremmo voluto, ma di sicuro ci sarà modo di stare insieme e divertirsi». Da venerdì, inoltre, è stata riaperta anche la strada provinciale Casali-Ussita.

Il nuovo rifugio occupa un prefabbricato realizzato dalla Protezione civile, poco a valle del paese. E, per aggiungere i due moduli in grado di ospitare la camerata per gli escursionisti e le camere dei gestori, Luca e Claudio hanno chiesto un aiuto agli amanti della montagna e non solo, lanciando una campagna di crowdfunding da 40mila euro. Finora ne sono arrivati 10mila, ma chi vuole può ancora contribuire.

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