Macerata

L’Unione Montana scrive a Ceriscioli: «Dopo il sisma anche il Covid: abbiamo bisogno di sostegni economici»

Il presidente Cicconi: «Pensiamo alla Regione Lazio, che ha messo in campo dei prestiti di 10 mila euro a tasso zero da rimborsare in dieci anni o anche di più; si tratta di interventi che mirano ad aiutare aziende e professionisti che si trovano in difficoltà economica»

«Professionisti, piccole e medie imprese e partite Iva hanno bisogno di sostegni economici per ripartire dopo questa emergenza soprattutto nei comuni colpiti dal terremoto e facenti parte del cratere sismico che, oltre a dover combattere il Covid-19, sono ancora alle prese con i danni causati dal sisma e dallo spopolamento». L’allarme arriva da Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone. Cicconi, a nome dei dodici sindaci dei comuni membri dell’Unione, si è rivolto direttamente al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, attraverso una lettera, per chiedere l’attivazione, urgente, di misure a sostegno delle realtà montane.

«Non dimentichiamo che queste attività stanno vivendo un’emergenza nell’emergenza – ha detto il presidente dell’Unione Montana -. Attività che rappresentano, allo stesso momento, l’anello debole ma anche forte del nostro sistema. Debole perché alcune rischiano di scomparire e quindi pensiamo alla necessità di salvaguardare le tantissime persone che hanno deciso di investire su questo territorio, che ci hanno creduto e che non meritano di essere lasciate sole. Allo stesso tempo, però, rappresentano anche l’anello forte perché sono il nostro tessuto economico e sono un servizio per la cittadinanza; il loro venir meno rappresenterebbe una ferita molto profonda che sarebbe poi difficile sanare».

Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone

«Con il protrarsi dell’emergenza tantissime attività rischiano di non poter proseguire il loro lavoro, per l’assottigliarsi inesorabile dei ricavi – ha aggiunto Cicconi -. Le poche attività che si erano timidamente riaffacciate sul mercato, o quelle che con molte difficoltà avevano deciso di restare, rischiano di essere spazzate via dalle misure di lockdown e di distanziamento sociale».

Quali misure quindi mettere in campo? «Servono – spiega il presidente Cicconi rivolgendosi direttamente a Ceriscioli – interventi economici, aggiuntivi rispetto a quelli nazionali, che abbiano l’obiettivo di tutelare gli importanti segmenti produttivi delle nostre zone e che possano alleviare le difficoltà di questi soggetti. Del resto, ad oggi sono già molte le Regioni che si stanno muovendo in tal senso. Penso alla Regione Lazio che ha messo in campo dei prestiti di 10 mila euro a tasso zero da rimborsare in dieci anni o anche di più; si tratta di interventi che mirano ad aiutare aziende e professionisti che si trovano in difficoltà economica in conseguenza del blocco delle attività. Le zone montane subiscono tutti i problemi annessi e collegati alle aree interne e, inevitabilmente, non hanno la competitività delle omologhe aziende dislocate lungo la costa».

«Per quanto poderose e inedite le misure finora assunte a livello nazionale rischiano di non essere sufficienti – conclude il testo della richiesta avanzata dal Cicconi a nome dei sindaci del territorio -. Per tale motivo richiediamo con forza che la Regione possa attivarsi per mettere a punto in tempi rapidi degli strumenti di tutela e sostegno alle attività economiche, calibrate sulle esigenze del nostro tessuto produttivo».

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