Macerata

Unimc, terminati gli scavi in Albania. Riportati alla luce resti romani

Ecco le nuove scoperte ad Antigonea, Palokaster e Hadrianopolis. Concessa la cittadinanza onoraria di Gjirokaster al direttore degli scavi Roberto Perna

MACERATA – L’archeologia come ponte che unisce Macerata all’Albania. Da mesi, infatti, tecnici e studenti dell’Università di Macerata, guidati dal professor Roberto Perna, sono impegnati in una campagna di ricerche archeologiche nella valle del Drino che si è conclusa con diverse scoperte.

Nella città ellenistica di Antigonea sono stati indagati parte dell’agora della città, portando alla luce un nuovo importante edificio e si è avviato lo scavo di un’abitazione, con l’obiettivo di chiarire le ultime fasi di vita dell’insediamento. Le ricerche hanno goduto anche del supporto di indagini geofisiche condotte sia nell’agorà, sia nell’area del presumibile teatro, finalizzate a comprendere le caratteristiche urbanistiche della città di Pirro e a conoscere i suoi principali edifici pubblici.  A Palokaster, invece, sono state riportate alla luce parti significative della fortificazione romana, fatta di baracche, strade ed edifici comuni: un complesso archeologico unico nel suo genere non solo in Albania, con possibili ricadute anche in campo turistico. 

Sono proseguite le ricerche ad Hadrianopolis, dove le indagini geofisiche stanno consentendo di fare luce sull’organizzazione urbanistica della città, individuando quello che si presume sia il porto di età romana sul Drino e le modalità attraverso le quali la città è mutata in età bizantina, quando ha assunto il nome di Ioustinianoupolis. I tecnici dell’Università di Macerata, insieme a un gruppo di lavoro articolato, hanno lavorato al “Management Plan del Parco archeologico di Antigonea“, progetto commissionato e coordinato dalla Cooperazione allo Sviluppo Italiana che prevede investimenti significativi per realizzare infrastrutture per la fruizione nel Parco, e con esse un più efficace modello di governance. 

La missione si è conclusa con la concessione, voluta dal sindaco Flamur Golemi alla presenza del vice ambasciatore Alberto Petrangeli, della cittadinanza onoraria di Gjirokaster al prof. Perna, che dal 2005 coordina la missione italiana nelle ricerche archeologiche nella valle del Drino. «Si tratta – commenta Perna – di un riconoscimento che va a tutto il sistema italiano coinvolto nel progetto e che riconosce la specificità di un approccio originale alla ricerca archeologica che non si limita solo al lato scientifico, ma pone come fine ultimo l’interesse e lo sviluppo del territorio». 

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