Macerata

Turista sequestrato a Monte San Giusto, arrestato il quinto complice della banda

Operazione dei Carabinieri del Ros, con il supporto dei comandi provinciali di Macerata e Fermo. Secondo quanto è stato ricostruito l'uomo avrebbe partecipato al sequestro di Patrick Demilecamps

Il comandante del Ros, Francesco D’Ecclesiis, il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, Nicola Candido e il comandante del Reparto operativo, Massimiliano Mengasini

MACERATA – Sequestro del turista inglese, arrestato il quinto complice della banda. Sono stati i Carabinieri del Ros, con il supporto dei comandi provinciali di Macerata e Fermo, a eseguire il 27 dicembre l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Firenze su richiesta dalla procura. L’uomo è indagato per sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso e rapina.

L’operazione dei Carabinieri risale al 13 ottobre scorso, quando Patrick Demilecamps, 25enne turista londinese, venne liberato da un appartamento di Monte San Giusto, dove era stato trovato legato e denutrito all’interno di una stanza buia. Per il sequestro erano stati subito fermati tre uomini e una donna che avevano chiesto alla famiglia del ragazzo un riscatto di 7mila euro. Si tratta di Rubens Beliga Gnaga, 18 anni di Monte San Giusto ma di origini africane, Ahmed Rajraji, 21 anni di Montegranaro ma di origini marocchine, Dona Conte, 23 anni anche lui di Montegranaro ma di origini marocchine, finiti tutti ai domiciliari con braccialetto elettronico, e la ventenne Aurora Carpani, di Montegranaro, per cui sono stati disposti i domiciliari senza braccialetto elettronico.

Secondo quanto era ricostruito dall’accusa, il turista inglese era stato attirato a Firenze il 6 ottobre, lì sarebbe poi stato aggredito, narcotizzato e trasferito nell’appartamento di Monte San Giusto dove è stato tenuto per otto giorni. Il quinto rapitore arrestato in questi giorni, secondo quanto emerso dagli accertamenti dei Carabinieri attraverso testimonianze, l’analisi di filmati di videosorveglianza e dei tabulati telefonici, avrebbe avuto un ruolo proprio in questa fase e nella rapina degli oggetti personali del 25enne, alcuni dei quali di valore.

© riproduzione riservata