Macerata

Turismo, l’inverno fa paura. Federalberghi: «Un altro lockdown porterebbe a chiusure definitive»

La stagione estiva nelle strutture ricettive del Maceratese è caratterizzata da un turismo "mordi e fuggi" e "dell’ultimo minuto". Molte le preoccupazioni per settembre

(Immagine di repertorio)

MACERATA – Turismo mordi e fuggi, prenotazioni a ridosso della data della partenza e molto turismo “di casa” per questa estate particolare caratterizzata dalle norme anti-Covid e da un’emergenza sanitaria e sociale che è ancora tra noi. Abbiamo fatto il punto della situazione, per il Maceratese, con il presidente provinciale di Federalberghi Massimo Milani e con il presidente degli albergatori di Civitanova Simone Iualè.

«Il mese di luglio post Covid è andato oltre ogni nostra aspettativa a livello di prenotazioni e, in Provincia, le prenotazioni principali arrivano dall’Umbria – spiega Milani che si dice soddisfatto di una rapida ripresa che non era nei calcoli degli addetti del settore -. Molti di noi però, in inverno, lavorano con un tipo di turismo business e settembre un po’ ci preoccupa perché molte fabbriche potrebbero non riaprire e soprattutto speriamo che non ci sia una seconda ondata di contagi che potrebbe anche provocare un secondo lockdown».

«In tal senso anche noi albergatori siamo in attesa delle decisioni delle aziende, delle imprese e dei mercati e stiamo cercando di capire se anche le fiere di settore – penso all’abbigliamento o al calzaturiero – ricominceranno a settembre. Al momento c’è un grande punto di domanda che un po’ spaventa tutti» ha concluso Milani.

«Le prenotazioni di agosto sono molto buone e possiamo dire che siamo quasi ai livelli dello scorso anno – spiega Iualè -; molte sicuramente arrivano sotto data e quindi a ridosso dell’arrivo del turista che, tendenzialmente, preferisce prenotare un appartamento con la possibilità di avere un angolo cottura riservato dove poter cucinare in modo autonomo».

«A livello lavorativo la stagione dunque sembra essersi ripresa molto bene; ciò che ci preoccupa maggiormente è settembre e, soprattutto, l’inverno. Una preoccupazione che non investe solo noi albergatori ma che riguarda tutta l’economia locale e nazionale dato che non sappiamo cosa succederà. L’augurio è che non si ripresenti un secondo lockdown che, inevitabilmente, potrebbe causare delle chiusure definitive coinvolgendo moltissime realtà locali» ha concluso il presidente degli albergatori civitanovesi.

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