Macerata

Da Treia riforniva clienti in cinque comuni: 43enne ai domiciliari per spaccio

I carabinieri di Cingoli hanno ricostruito una fiorente attività svolta dall'uomo accusato di aver ceduto in un centinaio di occasioni a una dozzina di acquirenti cocaina, hashish e marijuana

TREIA – In otto mesi e un centinaio di cessioni tra cocaina, hashish e marijuana, avrebbe guadagnato quasi 7mila euro esentasse: è finito ai domiciliari un 43enne di Treia. L’uomo, C.A., già noto alle forze dell’ordine, martedì mattina scorso 10 ottobre è stato rintracciato dai carabinieri della Stazione di Cingoli che gli hanno notificato l’ordinanza emessa dal gip Daniela Bellesi su richiesta del pubblico ministero Enrico Riccioni, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico. L’ipotesi di reato contestata al treiese è di spaccio di sostanze stupefacenti, continuato con la recidiva reiterata, specifica e infraquinquennale.

L’indagine è stata condotta dai carabinieri di Cingoli che nel corso di prolungati e articolati accertamenti hanno ricostruito una presunta intensa e fiorente attività di spaccio operata dal 43enne tra i comuni di Cingoli, Treia, Macerata, Pollenza e Appignano, nel periodo compreso tra novembre 2022 e luglio 2023. Attraverso servizi di Ocp (osservazione, controllo e pedinamento), i militari hanno appurato che l’uomo in quei mesi ha effettuato numerose cessioni di sostanza stupefacente di cocaina, hashish e marijuana nei confronti di una dozzina di assuntori abituali. Complessivamente sono stati documentati 105 episodi di spaccio in cui l’uomo avrebbe smerciato 62 grammi di cocaina, 4 grammi di hashish e 2 di marijuana, tirandoci su quasi 7.000 euro.

Nel corso delle operazioni, i militari hanno effettuato anche una perquisizione domiciliare rinvenendo e sequestrando un bilancino di precisione, 5 involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di 3 grammi e 17 grammi di una sostanza di colore bianco verosimilmente da taglio.

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