Macerata

Treia, giravano a bordo di un’Audi per spacciare cocaina: due uomini condannati

Otto mesi per spaccio a un maceratese di 48 anni, un anno invece è stata la pena inflitta dal giudice a un macedone di 36 anni per essere rientrato illegalmente in Italia dopo essere stato espulso

TREIA – Arrestati all’esito di un’operazione antidroga, oggi per due uomini, un italiano di 48 anni e un macedone di 36, sono arrivate le condanne: otto mesi per detenzione ai fini di spaccio di 3,8 grammi di cocaina e per la cessione di droga a un acquirente all’italiano, un anno al moldavo per essere rientrato in Italia irregolarmente. L’attività risale al 19 novembre dello scorso anno quando i poliziotti della Squadra Mobile effettuarono un blitz nei pressi di un distributore di carburante a Passo di Treia. Gli investigatori da qualche tempo stavano seguendo i movimenti dei due uomini che si spostavano in maniera sospetta a bordo di un’Audi A4. A guidare era lo straniero, mentre accanto a lui c’era un italiano. Per gli inquirenti giravano per consegnare la droga ai clienti e quando il 19 sera gli agenti avevano visto l’Audi A4 fermarsi nei pressi del distributore di carburante e l’italiano scendere e raggiungere frettolosamente un uomo, avevano fatto scattare il blitz.

I poliziotti fermarono tutti e tre, gli occupanti dell’Audi e il cliente, recuperando sia la dose di cocaina appena venduta sia i 50 euro ottenuti per lo stupefacente. L’italiano, un maceratese di 48 anni, e il macedone, un 36enne in passato domiciliato a Civitanova, finirono in manette per detenzione ai fini di spaccio e spaccio in concorso. Il macedone fu arrestato anche perché era rientrato illegalmente in Italia dopo essere stato espulso cinque mesi prima, a giugno di quello stesso anno. Oggi si è chiuso il processo a loro carico celebrato davanti al giudice Andrea Belli e al pubblico ministero Raffaela Zuccarini: il maceratese è stato condannato a otto mesi di reclusione per spaccio, mentre il macedone è stato assolto da questa accusa e condannato a un anno per essere rientrato illegalmente sul territorio nazionale.

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