Macerata

Tre rapine tra Macerata e Civitanova, l’autore si scusa: disposti i domiciliari

I difensori: «Ha promesso di attivarsi quanto prima per risarcire i danni, ha rivolto commosso un pensiero alle persone coinvolte dal suo gesto». Tre i colpi in una notte, due tentati e uno a segno

Il carcere di Montacuto
Il carcere di Montacuto

MACERATA – Dal carcere di Montacuto dove è recluso da mercoledì scorso (25 ottobre) l’ex ristoratore maceratese di 49 anni A.Z., accusato di due rapine tentate e una consumata, si è scusato dinanzi al giudice promettendo di risarcire i danni il prima possibile e rivolgendo un pensiero alle persone coinvolte dal suo gesto. Lo ha fatto nella tarda mattinata di oggi dinanzi al giudice Daniela Bellesi in occasione dell’udienza di convalida dell’arresto. All’esito dell’udienza il magistrato ha disposto per il 49enne la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

L’avvocato Donatello Prete

«La difesa – sottolineano gli avvocati Donatello Prete e Domenico Biasco – ha permesso oggi in sede di convalida dell’arresto di fare emergere la natura del nostro assistito, evidenziando l’occasionalità della condotta, dettata da motivazioni che nei prossimi giorni saranno portate all’attenzione dell’autorità giudiziaria. Nelle dichiarazioni rese al giudice, il 49enne si è scusato per quanto commesso, ha promesso di attivarsi quanto prima per risarcire i danni, ha rivolto commosso un pensiero alle persone coinvolte dal suo gesto ed è consapevole di dover ricomporre il legame reciso dal dispiacere e dalla delusione arrecata ai suoi affetti più cari. Il giudice – proseguono i difensori – ha condiviso le argomentazioni difensive, applicando la misura degli arresti domiciliari rispetto a quella del carcere richiesta dal pubblico ministero. Nei prossimi giorni ci attiveremo per proseguire il lavoro appena iniziato per un percorso più idoneo all’esigenza di Alessandro».

L’avvocato Domenico Biasco

Il rapinatore era finito in manette mercoledì scorso dopo un inseguimento della polizia che lo aveva raggiunto e bloccato in via Pace. La prima rapina, andata a monte per la reazione coraggiosa della vittima, era avvenuta alle 23 di martedì quando il 49enne era entrato in un locale pubblico di Piediripa con un casco in testa e un fazzoletto e aveva puntato un coltello a serramanico all’addome del proprietario, un 50enne maceratese. Quest’ultimo, però aveva reagito, ne era nata una colluttazione nel corso della quale il proprietario era riuscito a mettere in fuga il rapinatore. Dopo circa mezz’ora il 49enne aveva tentato un altro colpo in un autogrill lungo la superstrada a Montecosaro: lì la dipendente, 50 anni, iniziò ad urlare e il 49enne scappò.

Il tempo di arrivare a Civitanova e il rapinatore tentò l’ultimo colpo, unico andato a segno, in un Kebab in corso Umberto: bottino 150 euro. La sua auto fu intercettata e inseguita dalla polizia in superstrada mentre tornava a Macerata fino in zona Pace dove fu bloccato e arrestato. Deve rispondere di rapina continuata, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di strumenti atti ad offendere.

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