Macerata

Il trasporto persone incluso nel Decreto Ristori Bis, Confartigianato: «Il primo passo verso ulteriori aiuti»

Le associazioni di categoria continuano a chiedere il superamento dei codici Ateco, con un'analisi che si basi invece sul calo del fatturato

Paolo Zengarini, responsabile della categoria trasporti di Confartigianato

MACERATA – Le attività di trasporto persone sono state inserite nel Decreto Ristori Bis; una buona notizia per le associazioni di categoria, frutto delle sollecitazioni portate avanti anche da Confartigianato Imprese Ascoli Piceno-Fermo-Macerata.

È stata infatti pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova tabella dei codici Ateco che comprende finalmente anche il codice 49.39.09, riguardante “Altre attività di trasporti terrestri di passeggeri NCA”.

«Dopo essere riusciti a far ricomprendere le categorie inerenti taxi e noleggio con conducenti, Confartigianato ha ottenuto anche questo ulteriore successo relativamente a tutte le aziende del trasporto persone che, in questi mesi di pandemia, stanno soffrendo come le altre, se non addirittura maggiormente, considerando le restrizioni legate al loro specifico settore – ha detto il responsabile della categoria trasporti di Confartigianato Paolo Zengarini -. Restrizioni e impossibilità nello svolgere il proprio lavoro che perdura da inizio emergenza sanitaria, dal mese di febbraio».

«In questi mesi sono stato quotidianamente al fianco delle aziende così duramente colpite; non posso che fare un plauso alla nostra confederazione che ha dato voce e forza a un settore che sta subendo enormi danni – ha concluso Paolo Zengarini -. I nostri imprenditori hanno sin da subito voluto confronti costruttivi, portando le loro idee senza aver mai usato toni accesi; ci auguriamo che quest’ultimo successo sia solo un primo passo verso ulteriori e concreti aiuti che potranno supportare le imprese ad affrontare questi mesi di crisi legata alla pandemia, aiutandole a guardare il futuro con rinnovata fiducia».

Diversa invece la questione per quanto riguarda gli autotrasportatori che non sono stati inseriti nel Decreto Ristori Bis. «Ovviamente ci troviamo ad affrontare il costo del lavoro, che però è diminuito dato che i carichi sono dimezzati, senza avere risorse dai decreti – ha spiegato Giorgio Rocchi, referente del sindacato degli autotrasportatori CNA Fita di Macerata -. Chiaro che anche per la nostra categoria sarebbe auspicabile avere fondi di Ristori e l’associazione sta portando avanti la battaglia per chiedere il superamento dei codici Ateco analizzando invece il calo del fatturato».

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