Macerata

Porto Recanati, trasferimento denaro in contante sopra la soglia di legge: nei guai consulente amministrativo

ll consulente ha accettato da sette suoi clienti vari e ripetuti pagamenti in contanti sopra la soglia stabilita dalla normativa. Intervenuta la guardia di finanza

Macchina Guardia di Finanza

MACERATA – Operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata a tutela e prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo. Sanzionato un consulente amministrativo e sette suoi clienti.

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata, nell’ambito dell’intensificazione delle attività finalizzate alla verifica del corretto adempimento degli obblighi e disposizioni previste in materia antiriciclaggio e di trasferimento di denaro contante, hanno eseguito un controllo ad un consulente amministrativo, nel comune di Porto Recanati.

Gli accertamenti svolti, avvalendosi anche dei poteri di polizia valutaria, corroborati da ulteriori elementi delle banche dati, hanno consentito alle Fiamme Gialle di individuare, tra le movimentazioni analizzate, diverse operazioni effettuate in violazione dei limiti quantitativi imposti sul trasferimento di denaro contante.

Nello specifico, si è avuto modo di constatare come il consulente, per l’esercizio della propria attività, abbia accettato, da sette suoi clienti, vari e ripetuti pagamenti in contanti sopra la soglia stabilita dalla normativa al tempo vigente. I responsabili sono stati segnalati all’autorità competente per l’avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrativeche oscillano, complessivamente, da un minimo di  9.000 euro ad un massimo di 450.000 euro a carico dei clienti e, per uguali importi, nei confronti del consulente.

Ulteriori accertamenti saranno svolti al fine di rilevare eventuali irregolarità anche sul piano fiscale.

Il divieto di trasferimento di denaro contante per importi sopra la soglia di legge e il conseguente obbligo di utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito, ecc.), costituiscono presìdi fondamentali per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro “sporco” e i tentativi di infiltrazioni criminali.

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