Macerata

Tolentino, paga le rate di un prestito a sua insaputa: in due denunciati per truffa

All’uomo alcuni mesi fa era stato rubato un computer portatile. Deferito anche un terzo uomo, si sarebbe intascato 170 euro da un giovane senza consegnargli l'abbigliamento sportivo promesso

TOLENTINO – Paga le rate di un prestito da 4.500 euro a sua insaputa, in due denunciati per truffa. A individuarli sono stati i carabinieri della Compagnia di Tolentino guidata dal capitano Giulia Maggi. Tutto era partito dalla denuncia fatta dalla vittima. All’uomo alcuni mesi fa era stato rubato un computer portatile, secondo l’ipotesi investigativa i malviventi avrebbero utilizzato i dati sensibili contenuti sul pc per stipulare on-line con un istituto finanziario, contratti firmati elettronicamente, ottenendo così prestiti personali per 4.500 euro complessivi. I carabinieri hanno poi scoperto che il denaro sottratto dal conto corrente della vittima per il pagamento delle rate è confluito in due diversi conti intestati a due uomini residenti fuori regione, già noti alle forze dell’ordine per reati dello stesso tipo. Per loro è scattata la denuncia a piede libero.

Non solo. I carabinieri di Tolentino e San Ginesio hanno anche individuato l’autore di un’altra truffa: anche in questo caso si tratta di un uomo residente fuori regione che si sarebbe fatto ricaricare 170 euro su una carta Postepay promettendo a un giovane l’invio di abbigliamento sportivo, cosa che non è mai avvenuta. L’uomo è stato individuato e denunciato mentre la carta è stata sottoposta a sequestro preventivo.

Ieri pomeriggio, 14 aprile, invece, i carabinieri della Stazione di Tolentino hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Ancona e hanno posto agli arresti domiciliari un uomo che deve espiare la pena residua di 10 mesi a seguito di una condanna passata in giudicato per minaccia aggravata a un pubblico ufficiale. Già condannato in passato per rapina e violenza privata oltre che per minaccia e diffamazione risalenti al 2015 e affidato in prova ai servizi sociali, l’uomo potrà espiare la pena restando all’interno della propria abitazione e rispettando una serie di prescrizioni, tra queste, dovrà informare i carabinieri per spostamenti sanitari o autorizzati e non potrà frequentare persone note per essere dedite ad attività illecite.

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