Macerata

Tentata rapina con lo spray urticante al Re Mida di Macerata: venerdì il 20enne dal gip

L'autore è un giovane di Macerata già noto alle forze dell'ordine. Il colpo è andato in fumo grazie alla reazione del commerciante che lo ha chiuso dentro. Addosso aveva 17.000 euro di refurtiva

MACERATA – «In questi giorni il negozio Re Mida resterà chiuso. Mi scuso con la gentile clientela». All’indomani della tentata rapina compiuta al negozio di viale don Bosco a Macerata il titolare dell’esercizio commerciale ha affisso questo cartello sulla porta. Il negoziante ha riportato sette giorni di prognosi a seguito della colluttazione avuta con il rapinatore, quest’ultimo un 20enne di origine sarda che vive a Villa Potenza di Macerata già noto per reati in materia di stupefacenti, resistenza e oltraggio, si trova ora in carcere a Montacuto e venerdì mattina comparirà dinanzi al giudice per le indagini preliminari Domenico Potetti per la convalida dell’arresto. È difeso dall’avvocato Antonella Mercuriali.

Il giovane è accusato di tentata rapina aggravata e lesioni, secondo quanto ricostruito nell’immediatezza dagli inquirenti (l’indagine è condotta dalla Squadra Mobile diretta dal commissario capo Matteo Luconi, e coordinata dal pubblico ministero di turno Enrico Riccioni) ieri sera, 11 ottobre, verso le ore 19, è entrato all’interno del negozio di compravendita di oro indossando un cappello con visiera e una mascherina chirurgica. Al titolare ha detto di voler acquistare un braccialetto per una cerimonia ma appena si è avvicinato lo ha preso alle spalle stringendolo con un braccio attorno al collo e gli ha spruzzato dello spray urticante in faccia: «Se non alzi le mani ti sparo in bocca», gli ha urlato e in tasca aveva una scacciacani senza tappo rosso ma non l’ha mai estratta (l’avrebbe poi buttata in un cestino quando sono arrivati i poliziotti, ndr).

Il titolare ha reagito, il 20enne ha tentato di immobilizzarlo usando la cintura dei pantaloni ma il commerciante è riuscito a divincolarsi e nonostante il dolore agli occhi e sul corpo, malgrado la paura e l’adrenalina, è riuscito a prendere il telecomando che aziona l’allarme e ad uscire chiudendo il rapinatore nel negozio. In quel momento poco distante c’era una pattuglia della Volante che è intervenuta immediatamente: il 20enne aveva ancora i gioielli addosso, nascosti nelle tasche dei pantaloni e dentro agli indumenti intimi c’era una refurtiva del valore di circa 17.000 euro. Sul posto sono poi intervenuti i colleghi della Mobile, della Scientifica e l’ambulanza del 118 che ha trasportato il commerciante in ospedale. I poliziotti poco distante dal negozio hanno recuperato un borsone da palestra che il 20enne aveva nascosto con all’interno degli abiti di ricambio che presumibilmente avrebbe indossato dopo il colpo per depistare gli inquirenti. Venerdì, dunque, la convalida.

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