Macerata

Spaccio di eroina a Porto Recanati, pakistano condannato a sette anni

Gli episodi contestati risalgono al 2016. All'epoca ci fu anche un blitz della Squadra Mobile in una struttura abbandonata nell'area verde della pineta ex Camping Volpini. Il giudice ha disposto anche l'espulsione dal territorio nazionale a pena espiata

Il tribunale di Macerata

PORTO RECANATI – Sette anni di reclusione ed espulsione a pena espiata. È la condanna inflitta dal giudice del Tribunale di Macerata Domenico Potetti nei confronti di un 43enne di origine pakistana accusato di spaccio di eroina. Il pubblico ministero Francesca D’Arienzo aveva chiesto la condanna a otto anni.

I fatti contestati risalgono al 2016. Secondo l’accusa (il fascicolo è del pubblico ministero Claudio Rastrelli) da gennaio a giugno di quell’anno l’extracomunitario insieme a tre connazionali (per i quali la posizione è stata stralciata, ndr) avrebbe spacciato plurime dosi di eroina a cinque acquirenti.

Il 1 giugno di otto anni fa il pakistano, insieme a tre connazionali, finì in manette dopo un blitz effettuato dai poliziotti della 4^ Sezione Antidroga della Squadra Mobile. Gli agenti stavano indagando su un presunto giro di spaccio messo su nell’area della pineta ex Camping Volpini, per gli investigatori lo stupefacente veniva ceduto tra le strutture in disuso di quell’area, per questo erano stati effettuati degli appostamenti nel corso dei quali i poliziotti avevano notato uno strano via vai di giovani, in particolare in un casolare abbandonato.

A quel punto gli agenti fecero irruzione sorprendendo quattro extracomunitari, tre dei quali erano seduti attorno a un tavolo a confezionare dosi di eroina illuminati dalla luce di una candela. Gli stranieri cercarono prima di disfarsi della droga e poi di fuggire ma furono subito bloccati e arrestati, tra loro c’era anche l’odierno imputato. In quella circostanza gli agenti recuperarono 48 grammi di eroina e diverso materiale utilizzato per la preparazione delle dosi. Oggi per il 43enne si è chiuso il processo di primo grado, una volta depositate le motivazioni, potrà decidere insieme al suo legale se impugnare la sentenza in appello.

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