Macerata

Il sottosegretario Molteni a Macerata: «Qui un modello che funziona, il territorio ferito ha saputo reagire»

L'esponente del Ministero degli Interni ha incontrato il prefetto, il questore e i rappresentanti delle forze dell'ordine. Annunciato l'arrivo di sette poliziotti

Il prefetto Ferdani e il sottosegretario Molteni

MACERATA – «Oggi a Macerata ho incontrato gli esponenti delle istituzioni e delle forze dell’ordine che ho voluto ringraziare, perché se il Paese esce da questi 15 mesi di emergenza sanitaria, economica e sociale è per il senso di responsabilità dei cittadini, il grande lavoro dei sindaci, delle prefetture e delle forze di polizia. Questo è un territorio ferito da un evento naturale (il terremoto, ndr) e da alcuni fatti di cronaca gravi (l’omicidio di Pamela e la sparatoria di Traini, ndr) diventati nazionali, che ha saputo reagire con dignità e orgoglio soprattutto sul fronte della sicurezza e della legalità».

A raccontare una provincia forte, che non si è fatta piegare è stato questa mattina (3 luglio) il sottosegretario al Ministero degli Interni, Nicola Molteni (Lega) arrivato in piazza della Libertà, accompagnato dal commissario regionale del partito Riccardo Augusto Marchetti, per un incontro in Prefettura con il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il sindaco Sandro Parcaroli e i vertici delle forze dell’ordine.

Durante l’incontro è stato annunciato l’arrivo di altri «sette agenti entro la fine del mese di luglio, di cui cinque alla Questura e due alla Polizia postale. Inoltre – ha aggiunto Molteni – con la firma della delibera da parte del Ministero dell’Interno che ha rifinanziato il fondo della sicurezza urbana, ci sono ulteriori 65 milioni di euro per il triennio 2021-2023. Il fondo, creato nel 2018 con i decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini, permetterà di dar vita a progetti importanti come “Spiagge sicure” e “Scuole sicure” e di videosorveglianza per aiutare i sindaci, gli amministratori locali e le forze di polizia a garantire più legalità, più contrasto al crimine, allo spaccio e all’immigrazione clandestina».

E, proprio parlando del progetto “Spiagge sicure”, Molteni ha ricordato come questo progetto abbia permesso di ottenere buoni risultati all’Hotel House di Porto Recanati «sul fronte dell’illegalità, dello spaccio e del controllo dell’immigrazione clandestina. Da un’enclave dell’illegalità, come è stato definito dal presidente della Provincia – ha aggiunto il sottosegretario – oggi la situazione è sotto controllo. Ho potuto constatare che dal  2018, dopo gli interventi voluti dall’ex ministro Salvini, la situazione è in netto miglioramento. Grazie al lavoro puntuale e capillare delle forze di polizia, delle istituzioni, degli amministratori e della polizia locale è stato fatto un grande lavoro di ripristino della legalità. Ora è forte il messaggio che nessun reato resterà impunito. Adesso non bisogna abbassare la guardia, continuare con il monitoraggio e controllo di tutti i soggetti residenti e investire in progetti di integrazione».

Il sottosegretario ha fatto anche un riferimento alla ricostruzione post sisma, con la necessità di non abbassare la guardia per evitare infiltrazioni criminali e, dalle forze dell’ordine, ha raccolto la necessità di un impegno per la costruzione della nuova sede della Questura e della Polizia stradale a Civitanova. «Questura e Polizia stradale hanno diritto ad avere delle sedi dignitose e penso che si possa avviare un dialogo per risolvere il problema – ha concluso -. Sono molto contento di questa giornata, perché ho toccato con mano un modello che funziona: il modello Macerata funziona: lo Stato centrale, i territori, i sindaci, gli amministratori, le forze dell’ordine e le polizie locali, hanno dimostrato un eccellente lavoro di squadra, volto a beneficio dei cittadini e della comunità».

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