Macerata

Sospensione mutui nelle aree terremotate, per ora nessuna proroga. La rabbia dei cittadini: «Siamo i figli scomodi della nazione»

L'emendamento alla legge di bilancio non è passato e ora si moltiplicano le voci per chiedere al governo di tornare sui suoi passi. La consigliera Casini: «Si rischia di inficiare tutti gli investimenti del Cis e del Pnrr»

MACERATA – Sospendere il pagamento dei mutui nelle aree terremotate per un altro anno: l’emendamento alla legge di bilancio non è passato e ora si moltiplicano le voci per chiedere al governo di tornare sui suoi passi, altrimenti i terremotati, oltre alla mancata ricostruzione, si troveranno a dover pagare le rate su abitazioni e attività commerciali finora sospese. Dura la reazione da parte di alcuni comitati di cittadini. «Hanno approvato e prorogato tutto tranne la sospensione dei mutui, dietro la spinta forte delle banche – commenta Antonietta Rossi del comitato “Mutui sulle macerie” – . Ma d’altronde, come poteva essere diverso da così? Siamo i figli poveri e scomodi di questa nazione. I figli di un entroterra che già stavano svuotando, dove il terremoto è stato un incentivo per continuare a fare meglio, ciò che avevano cominciato. Ci vogliono sfiniti e inermi».

Tra i primi a scrivere al governo anche il sindaco Giuseppe Pezzanesi dopo che a Tolentino è stata approvata dalla giunta una delibera per «stigmatizzare la mancata previsione della proroga della sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui di privati ed enti locali nei territori colpiti dalla crisi sismica iniziata il 24 agosto 2016, invece prevista in caso di altre simili emergenze». Poi la giunta chiede al governo, «al fine di contribuire alla coesione sociale ed economica delle zone interessate, di prevedere in un provvedimento avente forza di legge la proroga immediata della sospensione del pagamento delle rate dei mutui per privati ed i comuni facenti parte del cosiddetto cratere del sisma del 2016 almeno fino al 31 dicembre 2022». Infine il sindaco Pezzanesi si rivolge anche al commissario Legnini e a tutti i rappresentanti dei territori terremotati presenti in organi politico-amministrativi o istituzionali, «di fare quanto in loro potere perché possa essere prevista, sempre in un atto avente forza di legge la proroga fino alla fine dell’anno appena iniziato». 

La consigliera Dem, Anna Casini

Critica anche la consigliera regionale Anna Casini (Pd) secondo cui «la mancata proroga della sospensione dei mutui nelle aree del cratere rischia di inficiare tutti gli investimenti del Cis e del Pnrr. I cittadini e le imprese, specie le piccole, che ancora non sono ripartite con le attività a causa della ricostruzione si trovano oggi a pagare rate di mutui che non possono coprire – spiega la consigliera Dem -. A questo si aggiunge che, malgrado le mozioni, i solleciti e gli emendamenti presentati dal commissario Legnini, le aziende devono ancora anticipare il 22% di Iva sui lavori di ricostruzione quando la loro aliquota è il 4%. Se si vuole davvero aiutare le aree terremotate bisogna ascoltare le esigenze di chi tenacemente le abita e non proporre progetti che nulla hanno a che fate con la loro natura e la loro vocazione. Penso alle decine di milioni di euro messi per gli impianti di risalita in zone dove la neve non si vede da anni e solo per la provincia di Macerata. Faccio un appello accorato a tutti i rappresentanti al parlamento delle Marche – conclude la vicecapogruppo del Partito Democratico – a cui ho scritto senza avere risposta, affinché si facciano portavoce delle piccole aziende terremotate e dei cittadini del cratere al fine di bloccare le rate dei mutui altrimenti useremo i soldi dell’Europa solo per i funerali e i cimiteri».

 «Nel decreto milleproroghe avevamo la certezza che vi fossero inserite misure straordinariamente importanti per i cittadini, le imprese ed i comuni del cratere sismico del 2016. Misure che non hanno trovato spazio nella legge di bilancio». Lo scrivono in una lettera al Governo, al segretario del Pd Enrico Letta al commissario Giovanni Legnini e ai parlamentari del Pd, anche i segretari dem delle Federazione, nel cratere sismico marchigiano, di Ascoli Piceno (Francesco Ameli), Fermo (Luca Piermartiri) e Macerata (Angelo Sciapichetti) che ricordano come le Marche «sono la regione più colpita del sisma 2016 in quanto contano il 62% del danno complessivo dell’intero cratere sismico, con oltre 46 mila edifici danneggiati e 30mila sfollati».

Per i Dem la mancata proroga della sospensione dei mutui «rischia di far saltare il sistema socio-economico delle nostre aree interne e far diventare vane tutte le azioni che verranno realizzate con il Pnrr ed il fondo complementare sisma. È grave in particolare l’assenza della Regione Marche su un tema così delicato: da un lato Acquaroli sembra essersi dimenticato delle problematiche dei territori colpiti dal terremoto, dall’altro Castelli è impegnato a curare i rapporti sul collegio elettorale, piuttosto che dare aiuti concreti a chi non ne ha. Altra questione importante e sentita nelle aree terremotate – concludono i segretari – riguarda la cosiddetta ‘busta paga pesante’, tematica che ad oggi non ha avuto una risposta adeguata da parte delle istituzioni nonostante pensionati e lavoratori dipendenti residenti nei comuni abbiano fatto domanda già appena dopo il sisma e la tematica sia stata oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale delle Marche nella passata consiliatura».

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