Macerata

Sforzacosta, malore fatale alla guida. Muore 66enne

Alberto Gigli, ex dirigente della Provincia di Macerata, si stava dirigendo nella città universitaria con la sua Bmw bianca, passando dall'ex statale 77. Qui infatti, all'inizio di via Ivo Pannaggi, è stato ritrovato

La polizia a Sforzacosta dopo il ritrovamento dell'uomo morto per un probabile malore nella propria auto

MACERATA – Si sente male mentre è alla guida, accosta l’auto, e muore. Alberto Gigli, ex dirigente della Provincia di Macerata, andato in pensione due anni fa, non ce l’ha fatta.

È stato ritrovato alle 15 circa di oggi, lunedì 27 gennaio, a Sforzacosta, frazione di Macerata.

Classe 1955, di Macerata, si stava dirigendo nella città universitaria, da solo con la sua Bmw 118 bianca da Sforzacosta, passando dall’ex strada statale 77. Qui infatti, all’inizio di via Ivo Pannaggi, è stato ritrovato, senza vita, nella vettura, accostata al ciglio della strada. Probabilmente un malore la causa del decesso. La salma è stata restituita alla famiglia.

Sul posto il 118, l’automedica e la polizia per i dovuti accertamenti e per regolare anche il traffico.

Così lo ricorda Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerta. E dice: «Una persona straordinaria per capacità professionale, per umanità, simpatia e generosità. Alberto Gigli ha dedicato tutta la vita al lavoro che svolgeva con grande intelligenza e passione. Conosciutissimo, non solo in provincia, pure a livello regionale, era stimato e benvoluto dai colleghi e dagli amministratori di tutto il territorio che ne apprezzavano la disponibilità ad affrontare e risolvere qualsiasi problematica, anche se estranea alle sue dirette responsabilità e competenze.

Alberto Gigli

In Provincia ha diretto diversi settori a cominciare da quello urbanistico che ha organizzato e caratterizzato anche per l’importante attività di programmazione quale il PTC. Sotto la sua direzione ha avuto un grandissimo sviluppo il genio civile e la protezione civile

Tra le tante doti colpivano in particolare la genialità e la semplicità con cui riusciva a trovare sempre le soluzioni a qualsiasi problema. 

È stato un esempio e un aiuto per tutti sempre pronto a consigliare e capace di sdrammatizzare e riportare l’armonia in ogni circostanza. Vorrei ricordare anche il suo attaccamento al territorio; andato in pensione nel 2016, ha accettato di svolgere gratuitamente un’attività di consulenza per l’amministrazione provinciale sulle problematiche del terremoto.

Amava la vita e le amicizie e soprattutto la famiglia. A noi che l’abbiamo conosciuto e amato ci resta tanta tristezza e dolore, e il ricordo di una grande persona e di un meraviglioso esempio da seguire. Ai figli, alla moglie e ai familiari un grande abbraccio».

Il funerale di Alberto Gigli si tiene mercoledì, 29 gennaio, alle 10 nella chiesa del Santissimo Crocifisso di Treia.

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