Macerata

Servigliano: «Supporto psicologico alla sorella di Jennifer. La minore non vede il padre da due mesi»

Martedì 25 si è svolta l’udienza presso il Tribunale dei Minori di Ancona. Ci sarebbero dei parenti pronti ad accogliere la bambina. Si attende la convocazione dei servizi sociali e del tutore della minore

L'avvocato Ascenzo

SERVIGLIANO – Si è svolta martedì 25, presso il Tribunale dei Minori di Ancona, l’udienza per la contestazione della sospensione della responsabilità genitoriale e per discutere il collocamento della sorella minore di Jennifer Francesca Kransiqi, la bambina di sei anni morta lo scorso 8 gennaio nel rogo della sua abitazione a Servigliano. In carcere resta la mamma della bambina, Pavlina Mitkova, in attesa degli esami sul corpo della piccola. La 37enne bulgara è accusata dei reati di incendio doloso e morte come conseguenza di altro reato.

Pavlina Mitkova, madre della bambina morta nel rogo di Servigliano, scortata dagli agenti
Pavlina Mitkova, madre della bambina morta nel rogo di Servigliano, arriva in tribunale scortata dagli agenti

«C’è stata la contestazione dell’azione e il giudice Clelia Di Silvestro ha fatto presente le manchevolezze del mio assistito (il padre della bambina, Ali Krasniqui, ndr.) ma non era a conoscenza del fatto che ci sono, in provincia, dei parenti di quarto grado, proprio da parte del padre, che sono pronti ad accogliere la minore – ha spiegato il legale dell’uomo Maria Cristina Ascenzo -. Il giudice non era nemmeno a conoscenza del fatto che i servizi non avessero mai attivato questo tipo di valutazioni come ugualmente quelli della capacità genitoriale. La dottoressa Di Silvestro, che non aveva avuto fino a oggi contezza del fatto che a distanza di due mesi nessuno si era attivato in tal senso, ha ritenuto inoltre opportuno dare un supporto psicologico alla minore che, finora, era stato assente. La piccola inoltre, in due mesi, non ha mai avuto modo di vedere il padre che, ricordiamo, non è indagato».

Ali Krasniqi, il padre della bambina morta nel rogo di Servigliano
Ali Krasniqi, il padre della bambina morta nel rogo di Servigliano davanti al tribunale di Fermo

«Capiamo ovviamente le lungaggini ma se c’è un decreto immediatamente esecutivo bisogna dare esecuzione e non attendere due mesi – ha aggiunto l’avvocato Ascenzo -. Parliamo di un caso delicato che richiede le maggiori valutazioni possibili per il bene della minore. Ora attendiamo la convocazione dei servizi sociali e del tutore». Il 3 marzo, presso il Tribunale dei Minori, ci sarà anche l’azione di contestazione mossa nei confronti della Mitkova sulla sospensione della genitorialità. Ulteriori novità arriveranno intorno al dieci marzo quando verrà depositata la perizia sul corpo della piccola Jennifer.

Il signor Krasniqi e la signora Mitkova si sono incontrati lunedì, per la prima volta, nel carcere di Pescara. «Il mio assistito mi ha spiegato che ha trovato sua moglie molto provata» ha concluso l’avvocato.

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