Macerata

Scuola e trasporti, Cna Macerata: «Siano coinvolte le imprese private»

Il 7 gennaio riprenderanno le lezioni in tutte le scuole marchigiane. Tanti i dubbi. Il direttore dell'ente Luciano Ramadori: «Occorre una vera e propria regia istituzionale per attivare una virtuosa collaborazione pubblico-privato»

Autobus, trasporto scolastico, trasporto pubblico locale
Autobus (foto di repertorio)

MACERATA – Il prossimo 7 gennaio riprenderanno le lezioni in tutte le scuole marchigiane. Cna offre la disponibilità delle imprese di trasporto private. Luciano Ramadori, direttore Cna Macerata: «Qualora si decida di non attendere le fatidiche 2 settimane per conoscere se e quanto cenoni e pranzi abbiamo inciso sulla curva dei contagi e venga confermata la data di giovedì 7 per la ripresa delle lezioni in classe – commenta Ramadori –per evitare l’accalcarsi sugli autobus occorre poter disporre del parco mezzi più ampio possibile».

«Cna –prosegue Ramadori -apprezza la decisione assunta dal Governo di andare incontro alle esigenze di scuole e studenti, riconoscendo a Regioni e Comuni la facoltà di erogare servizi aggiuntivi nel trasporto per mettere al sicuro la salute degli utenti. Il modo più appropriato per percorrere tale strada, fronteggiando le sfide che l’emergenza impone, esiste ed è fissato in un emendamento, appena approvato,alla Legge di Bilancio: ricorrere, mediante apposita convenzione, alle imprese che esercitano il servizio di noleggio di autobus per il trasporto passeggeri nonché ai titolari di licenza taxi e di autorizzazione Ncc».

Quindi Ramadori auspica la costituzione di accordo tra pubblico e privato sul territorio: «Soltanto le imprese posseggono il complesso di vetture e dispongono del personale necessario, nell’immediato, ad assicurare la riapertura delle scuole, così da colmare le carenze organizzative sofferte dal Trasporto pubblico locale. Occorre, quindi, una vera e propria regia istituzionale per attivare una virtuosa collaborazione pubblico-privato. Daqui il bisogno di intavolare un confronto che coinvolga, oltre alle aziende pubbliche, gli operatori privati del territorio. Altrimenti la misura rischia di rimanere sulla carta”.“Le forme di integrazione e interscambio tra servizi pubblici di trasporto di interesse regionale e locale, servizi di trasporto effettuati con autobus e autoservizi pubblici non di linea –conclude il Direttore CNA -rappresentano una prioritaria idea di mobilità che guarda al futuro. Sarà un bene per tutti iniziare ad avviarla in questa cogente occasione”.

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