Macerata

A Sassotetto, Bolognola e Frontignano arrivano i carabinieri “sciatori”

I militari con specializzazione sono presenti nelle Compagnie di Tolentino e Camerino e svolgeranno vigilanza negli impianti sciistici del Maceratese in particolare nei fine settimana

SASSOTETTO – Con il recente avvio della stagione sciistica e in particolare con l’apertura dei comprensori di Sassotetto – Santa Maria Maddalena, Pintura – Bolognola e Frontignano – Ussita, i carabinieri del Comando Provinciale di Macerata con specializzazione “sciatori” hanno organizzato e attivato i servizi di vigilanza e soccorso sulle piste per contribuire a garantire lo svolgimento della pratica sportiva e del divertimento in sicurezza. I carabinieri con specializzazione sono presenti sia presso la Compagnia di Tolentino – con competenza sul territorio di Sassotetto – che presso la Compagnia di Camerino, che svolgerà vigilanza presso gli impianti di Bolognola e Frontignano. La presenza dell’Arma sarà assicurata grazie ai servizi congiunti o organizzati in coordinamento con i carabinieri del Gruppo Forestale, che garantiranno la preziosa presenza di militari qualificati.

Una pattuglia di carabinieri sciatori

Tutti i carabinieri hanno conseguito infatti la specializzazione presso il centro di Addestramento alpino di Selva di Val Gardena. I militari, che abitualmente svolgono i tradizionali compiti d’istituto essendo inquadrati nelle Stazioni carabinieri e nei reparti del Gruppo forestale, metteranno le loro competenze a disposizione della sicurezza anche in ambiente montano, contribuendo al soccorso e alla vigilanza in particolare dei fruitori delle piste da sci. I servizi saranno svolti prevalentemente nel fine settimana o comunque nei giorni ed orari di maggior afflusso, su sci e con l’utilizzo di motoslitta.
I “Carabinieri della montagna” hanno una lunga tradizione storica, che risale all’origine dell’Arma stessa, insieme ai tradizionali reparti a cavallo. Nel 1814 infatti, quando nacque l’allora Corpo dei carabinieri, il territorio del piccolo stato sabaudo era costituito per il 70% della sua estensione da zone montane, da qui la necessità di formare dei militari in grado di perlustrare terreni difficili e impervi. Le tappe che condussero all’unità d’Italia videro ampliare l’impiego di idonei operatori alle zone appenniniche. La prima scuola alpina dell’Arma nacque nel dopoguerra e nel 1968 prese la denominazione di “Centro Carabinieri Addestramento Alpino” con sede a Selva di Val Gardena (Bolzano) che forma sciatori, rocciatori, addetti al soccorso alpino e alle squadre antivalanga.

Le competenze tradizionali forestali, a seguito del recente accorpamento sono state un valore aggiunto proprio con particolare riguardo al delicato tema della sicurezza e soccorso in ambiente innevato. Oggi infatti le competenze in materia di “controllo del manto nevoso e previsione del rischio valanghe, nonché le attività consultive e statistiche” sono di competenza dell’Arma attraverso il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari (servizio Meteomont carabinieri).

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