Macerata

San Severino, sbaglia strada e suona per chiedere informazioni. Un 68enne estrae la pistola e spara

Il giovane, arrivato in paese da poco per lavoro, stava cercando il suo alloggio. Il settempedano e sua sorella sono stati denunciati. A casa di lui i carabinieri hanno trovato circa 3.000 cartucce

La caserma dei carabinieri di San Severino

SAN SEVERINO – Da poco a San Severino, cerca l’alloggio, sbaglia strada e finisce in una via privata, suona per chiedere indicazioni, ma tempo una manciata di minuti e arriva il vicino in macchina che inizia a sparargli contro. È l’incubo vissuto da un giovane, il settempedano invece è stato denunciato per minaccia aggravata, danneggiamento, detenzione abusiva di armi e munizioni e accensioni ed esplosioni pericolose.

In base a quanto ricostruito dai carabinieri della locale Stazione il giovane era arrivato in città per lavoro pochi giorni prima. Seguendo il navigatore dell’auto in uso alla ricerca dell’alloggio che si trova in una frazione del paese, è giunto, per errore, nei pressi di un cancello privato. Convinto di essere arrivato vicino alla struttura dove avrebbe alloggiato ha suonato per chiedere indicazioni e poter seguire le indicazioni del navigatore che indicavano erroneamente il transito sulla strada privata.

Ad affacciarsi era stata una donna che lo aveva invitato ad allontanarsi, nel frattempo un uomo, poi risultato essere il fratello, era subito uscito da un’abitazione che si trova a qualche centinaia di metri, ha raggiunto il giovane a bordo di un’auto, ha estratto una pistola e si è messo a sparare in direzione del ragazzo. Il tempo di sentire esplodere i colpi e il giovane è risalito di corsa in auto scappando in direzione della strada principale, inseguito dal suo aggressore.

Ancora sotto shock per l’accaduto il ragazzo si è rivolto ai carabinieri per denunciare tutto e i militari hanno immediatamente raggiunto l’abitazione dove hanno eseguito una perquisizione a casa del 68enne trovando nella sua disponibilità quasi 3.000 cartucce di diversi calibri, un caricatore per pistola, una balestra con relative frecce, illegittimamente detenute. Dal sopralluogo non sono invece emerse armi da sparo od ogive e bossoli facendo ipotizzare ai militari che l’uomo avesse esploso colpi a salve o un petardo. La sorella dell’uomo è stata invece iscritta nel registro degli indagati per resistenza a pubblico ufficiale per essersi opposta ai militari che dovevano effettuare accesso nell’abitazione per procedere alla perquisizione.

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