SAN SEVERINO MARCHE- Cittadinanza onoraria di San Severino Marche a Guido Castelli, commissario straordinario incaricato della ricostruzione del sisma 2016. La proposta è stata accettata ieri (lunedì 28 aprile) dal consiglio comunale. Questo è dunque un gesto di profondo riconoscimento per l’impegno concreto e la sensibilità dimostrata nei confronti della comunità settempedana.
Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche, ha così presentato le motivazioni della proposta di dare il riconoscimento al senatore Guido Castelli: «Fin dall’inizio del suo incarico il senatore Castelli ha dimostrato una vicinanza autentica, concreta e costante alla nostra comunità. Conferire la cittadinanza onoraria significa riconoscere formalmente quello che già nei fatti è stato a lungo percepito, che il senatore Castelli ha agito per il bene della nostra comunità come un punto di riferimento presente, partecipe e profondamente consapevole delle ferite del nostro territorio e altrettanto determinato nel risanare il tessuto non solo materiale ma anche morale e sociale. Il suo impegno è stato decisivo per la realizzazione di opere che oggi rappresentano simboli concreti della nostra rinascita».
Il primo cittadino settempedano ha poi elencato per quali opere il contributo del commissario è stato prezioso nello sblocco della ricostruzione: «Parliamo dei lavori dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, della nuova caserma dei Carabinieri, della definizione dell’offerta scolastica mediante Ordinanza speciale con i lavoro di realizzazione del nuovo asilo nido e della scuola materna, a cui si aggiunge il centro operativo comunale e all’intervento di ammodernamento infrastrutturale del Ponte dell’Intagliata lungo la SP361 che risolve il problema della strettoia».
«Voglio sottolineare lo spirito con cui il senatore Castelli ha lavorato al fianco della nostra comunità – ha aggiunto Rosa Piermattei – l’abbiamo visto tornare più e più volte nella nostra Città. C’era anche il 5 ottobre dello scorso anno quando abbiamo inaugurato il nostro amato Palazzo Comunale restituito alla cittadinanza dopo anni. Per queste ragioni oggi proponiamo di conferire al senatore Castelli il riconoscimento della cittadinanza onoraria, per chi si è speso operativamente e costantemente per la città di San Severino Marche».
Il consigliere Borioni contrario a dare la cittadinanza onoraria al commissario Castelli
Immediatamente è arrivato l’intervento del consigliere di minoranza Francesco Borioni, il quale ha esposto la sua contrarietà a questa proposta, elencando tutte le opere finanziate dall’USR (tra cui il Palazzo Comunale)con ordinanze precedenti all’insediamento di Castelli: «Quando abbiamo visto questa proposta di delibera, abbiamo saltato, non è più un discorso di meriti o meno, sta facendo bene il proprio lavoro. La domanda è: e quello che ha fatto Legnini? Potrei citare anche gli altri». Il consigliere Borioni ha poi controbattuto sul “lungo lavoro” fatto da Guido Castelli: «Lungo lavoro fatto? È stato nominato appena due anni fa, Legnigni c’è stato 34 mesi, quindi il lungo lavoro non ha ancora superato il periodo di Legnini. Ma la domanda è perché ora in questo momento a Castelli? Forse andava premiata la struttura commissariale o come fanno alcuni comuni la protezione civile che è stata di supporto. Io se fossi un sindaco del cratere mi farei la domanda: cosa ha fatto di più a San Severino rispetto a quello che ha fatto nel mio comune? Allora è stato favorito rispetto al mio? Tra l’altro oggi è soprannominato il bancomat della Regione, perché per qualunque cosa uno ha bisogno anche al di fuori del terremoto, è un’opera che finanzia il commissario alla ricostruzione».
«Non capiamo perché in questo momento, forse sono scelte politiche – ha dichiarato Borioni -, ci avviciniamo alle elezioni regionali, perché è anche un senatore di un partito, si può leggere sotto questo aspetto. Per noi non è nel merito, ha dei meriti, ma ne aveva altrettanti e forse di più il predecessore Legnini. Castelli è pagato, sapeva a cosa andava incontro, faceva parte del lavoro. Non si discute il punto, ma se andiamo sui meriti ne aveva anche Legnini. Per noi è una scelta politica e una cittadinanza onoraria con tutto quello che ne consegue, deve essere approvata all’unanimità. Tutta la cittadinanza ne deve essere onorata, non si può votare questa delibera – ha concluso -, noi non partecipiamo alla votazione, per noi per l’appunto è solo politica, quindi lasciamo l’aula».
Il consigliere Antognozzi favorevole a dare questo riconoscimento al senatore Castelli
Il consigliere Tarcisio Antognozzi ha spiegato perché è favorevole a dare la cittadinanza onoraria al commissario Castelli: «Il gol della ricostruzione l’ha segnato ultimamente Guido Castelli, questo è sotto gli occhi di tutti. Quando è iniziata l’azione? Sì in quei tragici giorni di ottobre. Un riconoscimento di grande gratitudine va dato a tutti gli attori che hanno supportato la città. Vogliamo leggere questa onorificenza sorprendente come un premiare il finalizzatore di questo grande movimento di solidarietà e competenza istituzionale. Pensiamo – ha aggiunto – che il grande cambio di passo sia avvenuto nel settembre del 2021 quando i cittadini della Regione Marche scelsero di cambiare il colore della regione perché fondamentalmente, soprattutto nella nostra zona, erano scontenti della gestione. Da lì un vero e proprio cambio di rotta, man mano nel corso degli anni ed infine con Castelli commissario».
Il consigliere Antognozzi ha poi sottolineato: «Le idee di Castelli hanno formato la nostra compagine, disse “Mi raccomando mantenete questo entusiasmo e determinazione”, l’entusiasmo è rimasto, il risultato è stato che i cittadini ci hanno chiamato a svolgere il lavoro di minoranza. Noi vogliamo leggere questa onorificenza, che chiaramente è stata sorprendente, perché è un senatore e un commissario nel pieno delle sue funzioni, ma la vogliamo leggere positivamente come la gratitudine per un grande cambio di passo che viene dato a tutta la filiera che ha permesso di iniziare la ricostruzione e di fare in modo che questi territori possano rivedere la speranza». Infine Antognozzi ha aggiunto un augurio: «Un consiglio che possiamo dare è quello di chiedere ad altri comuni di fare la stessa cosa perché non sia un fatto isolato, perché possa davvero la struttura commissariale capire che un intero territorio sta giovando di questa forte azione. Mi auguro che gli altri comuni leggano in questo senso questo atto che noi ci apprestiamo ad approvare».
Le conclusioni del sindaco Piermattei
«Sono molto dispiaciuta, e parlo a nome di tutta la maggioranza – ha dichiarato il sindaco Rosa Piermattei – , che non sia stata capita la ragione, la vera motivazione, per cui è stato fatto questo riconoscimento a Castelli. Non è un segno politico perché siamo una lista civica, non ne faccio politica. Quando ho parlato con la maggioranza ho solo detto, loro testimoni, di quanto abbiamo lavorato, parlo dell’Istituto principalmente; chi è stato accanto a me sa quanto abbiamo lavorato ed è grazie a Castelli se vediamo ricostruito l’ITTS Divini. Su un suo intervento ai ragazzi ha spiegato come si era ingarbugliata la matassa, ha passato giorni a studiare con avvocati e ingegneri come uscirne fuori. Una gratitudine che la maggioranza, sono felice che una parte della minoranza, condivida questa festa, un riconoscimento nei confronti del senatore».
Il sindaco di San Severino Marche ha spiegato: «Le opere che abbiamo citato, sono quelle in cui lui ha dato una spinta decisiva per far sì che si fossero iniziati i lavori. Per il Ponte dell’Intagliata come ha dato ad altri comuni ha inserito dei soldi che erano liberi dalla camera. Per noi la città deve essere grata per quello che sta facendo per San Severino e nei vari territori, non c’è nulla di politico, ma c’è gratitudine, come quella che lui porta nei confronti della nostra città. Gli altri comuni faranno i loro passi. Sicuramente nei prossimi consigli ci saranno altre riconoscenze per chi a noi all’inizio ha dato una spinta, un supporto e un aiuto. Ma oggi tornando a Castelli, guardate l’istituto e poi parliamone se siete d’accordo o meno su questa riconoscenza».