Macerata

San Severino Marche, dice ai carabinieri di essere stato rapinato ma non è vero: camionista 26enne denunciato

Il giovane, residente in un comune della provincia di Pesaro, aveva riferito ai militari di essere stato aggredito durante il lavoro. Dalle indagini non sono emersi riscontri al suo racconto

La caserma dei carabinieri di San Severino

SAN SEVERINO – Va dai carabinieri e denuncia di essere stato rapinato ma è tutto falso, camionista di 26 anni denunciato per simulazione di reato. La vicenda risale allo scorso 5 dicembre quando un giovane autotrasportatore residente in provincia di Pesaro, si è presentato presso la Stazione dei carabinieri del suo comune di residenza denunciando di essere stato vittima di una rapina. In particolare il giovane aveva dichiarato che il precedente 2 dicembre, tra le 12:58 e le 13:14, mentre si trovava in località Cesolo di San Severino, era stato rapinato da due sconosciuti che, dopo averlo minacciato con una pistola, gli avevano sottratto la somma di 1.300 euro e lo avevano poi colpito, provocandogli lesioni alla mano sinistra, alla testa e al volto. Il camionista aveva poi spiegato tutti i movimenti effettuati con il mezzo quel giorno e le consegne del materiale trasportato a vari esercizi commerciali del territorio di competenza di San Severino, affermando di essere ripartito in direzione di una frazione di Cingoli e che, giunto su una strada secondaria, era stato fermato da un uomo che sbracciava in mezzo alla strada come a voler richiedere aiuto. Sceso dal mezzo per aiutarlo a cambiare uno pneumatico, era stato rapinato e colpito con una chiave inglese, cadendo a terra privo di sensi. Il 26enne aveva infine riferito di essere ripartito, senza allertare le forze di polizia.

In base alle indicazioni fornite dal camionista, i militari della Stazione di San Severino hanno avviato attività di indagine in collaborazione con i colleghi della Stazione che avevano acquisito la notizia di reato, oltre che con l’ausilio delle Stazioni di Castelraimondo, Pioraco, Treia e Potenza Picena, i comuni dove l’uomo aveva detto di aver fatto consegne prima e dopo la commissione del delitto. Le sommarie informazioni testimoniali e l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadino hanno però dimostrato che il percorso effettuato era completamente incompatibile con il racconto fornito dal giovane. Non solo. Gli ulteriori accertamenti e i riscontri con quanto riportato nel tracciato del cronotachigrafo del camion hanno confermato che l’uomo, dopo la consegna in un esercizio della zona, si era recato in direzione opposta rispetto a quella dichiarata e che pertanto, al momento della presunta rapina, si trovava distante e in luogo completamente diverso.

Il trasportatore è stato pertanto denunciato in stato di libertà per simulazione di reato. La sua posizione ora è al vaglio della Procura della Repubblica di Pesaro.

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