Macerata

San Severino: hashish in casa, 19enne in manette. Era stato già arrestato ad aprile

Il giovanissimo è stato condotto in Tribunale a Macerata. Si è avvalso della facoltà di non rispondere poi ha patteggiato due anni pena sospesa e 8.800 euro di multa

SAN SEVERINO – Droga nell’abitazione, giovanissimo in manette. L’attività è partita ieri durante dei servizi di controlli del territorio effettuati dai carabinieri della Stazione di San Severino e finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati in materia di stupefacenti.

La droga sequestrata

I militari hanno notato movimenti sospetti e un via vai di giovani già noti per essere assuntori di cannabinoidi, nei pressi dell’abitazione di un ragazzo, già noto anche lui per un precedente per detenzione ai fini di spaccio: lo scorso aprile era stato arrestato dai carabinieri di Pioraco per detenzione ai fini di spaccio di marijuana e attualmente era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Così ieri i militari hanno deciso di fermarlo e hanno eseguito una perquisizione personale e poi domiciliare. In casa, al di sotto del gradino di una scala, il 19enne aveva nascosto una scatola portasigarette con disegnata una banconota da 200 euro, che conteneva un pezzo di hashish da 30 grammi; analoga scatoletta metallica (con disegnata una banconota da 500 euro) è stata consegnata dal giovane con il suo contenuto, ovvero un altro pezzo di sostanza del peso di circa 60 grammi. Durante le operazioni di perquisizione i carabinieri, sempre nel sottoscala che porta ad un seminterrato, hanno trovato anche due dosi da 1,20 grammi già confezionate per lo spaccio e due bilancini di precisione con i piatti sporchi di stupefacente, oltre al cellophane utilizzato per il confezionamento delle dosi all’interno di un mobiletto.

Gli avvocati Donato Attanasio (a sx) e Riccardo Callea

Il giovane è stato quindi arrestato e, su disposizione del pubblico ministero di turno Claudio Rastrelli, è stato posto ai domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per oggi pomeriggio. Così oggi il 19enne è stato condotto al Palazzo di giustizia maceratese. In aula davanti al giudice Daniela Bellesi il 19enne ha deciso di non rispondere alle domande del magistrato e si è avvalso della facoltà di non rispondere poi, attraverso i propri legali, gli avvocati Donato Attanasio e Riccardo Callea, ha patteggiato con il pubblico ministero Raffaela Zuccarini la pena di due anni di reclusione usufruendo della sospensione condizionale. Dovrà anche pagare una multa di 8.800 euro.

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