Macerata

San Severino, il Feronia tra i teatri storici delle Marche candidati a Patrimonio Unesco

Il protocollo d'intesa è stato siglato tra la Regione e le amministrazioni locali della regione. 62 i teatri in lista

Il teatro Feronia di San Severino

SAN SEVERINO MARCHE – Il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha sottoscritto nei giorni scorsi a Fermo, insieme ad altri 60 primi cittadini marchigiani, il protocollo d’intesa tra la Regione e le Amministrazioni locali per l’inserimento di 62 teatri storici nella lista dei beni del patrimonio mondiale dell’Unesco.

Alla firma erano presenti il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini.

Il Feronia, opera dell’architetto Ireneo Aleandri – lo stesso che ideò lo Sferisterio di Macerata -, presenta una struttura elegante e slanciata verso l’alto, con pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e loggione.

La decorazione pittorica del sipario storico, un olio su tela su bozzetto del pittore sanseverinate Filippo Bigioli, fu realizzata da Raffaele Fogliardi. Il Bigioli fu poi anche l’autore degli affreschi a tempera che ornano i palchi e il soffitto.

Il Feronia fu costruito nel 1823 sull’area di un precedente teatro settecentesco opera dell’architetto Domenico Bianconi di Fano. Terminati i lavori di realizzazione, il teatro venne solennemente inaugurato nel 1828 con l’esecuzione di due opere di Gioacchino Rossini, “Mosè in Egitto” e “Matilde di Shabran”. Chiuso nel 1960 perché pericolante, il Feronia venne dichiarato monumento nazionale nel 1961 e poi riaperto dopo un lungo e complesso lavoro di restauro nel 1985 con un concerto lirico – strumentale con l’Orchestra di Vienna e la partecipazione del soprano Katia Ricciarelli. Ha una capienza di 412 posti.

«Il Feronia è il luogo della cultura dei settempedani – sottolinea con orgoglio il sindaco Piermattei – Siamo fieri che figuri tra i gioielli che la Regione ha deciso di candidare a patrimonio dell’Unesco. Si tratta per noi di un luogo quanto mai vivo perché qui si tengono decine e decine di spettacoli e incontri. Il progetto della Regione di dare vita a un circuito di teatri storici che rivitalizzi i centro storici e il nostro entroterra è sicuramente lungimirante ed è stato sposato appieno dalla nostra Amministrazione comunale».

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