Macerata

Il Comune di San Severino avvia una raccolta fondi per la famiglia di Alika. Altre iniziative anche a Civitanova

A Civitanova inoltre è previsto un sit in di sedici sigle, tra cui realtà dell’associazionismo e partiti di centrosinistra per «per stringersi intorno al dolore della famiglia di Alika»

Omicidio di Alika a Civitanova

SAN SEVERINO – Tante le iniziative a sostegno della famiglia di Alika Ogorchurkwu, in prima fila San Severino e Civitanova Marche. Il Comune di San Severino ha aperto infatti una raccolta fondi per dare un aiuto alla famiglia dell’ambulante 39enne ucciso per strada a Civitanova Marche venerdì scorso dopo essere stato pestato a morte da un passante cui aveva chiesto l’elemosina. Il Comune spiega che «È possibile contribuire attraverso sottoscrizione a mezzo bonifico utilizzando il seguente Iban IT36W0306969150100000046015. Nella causale di versamento si dovrà scrivere “Donazione a favore della famiglia di Alika Ogorchurkwu”, ma sarà sufficiente anche scrivere il solo nome di Alika».

E ancora. IT85N0200869201000106469918 sono le coordinate del conto intestato a Charity Oriachi, la vedova di Alika, diffuse dal legale di famiglia Francesco Mantella. La raccolta è già partita nel negozio di intimo “Duin’” proprio davanti al luogo del delitto: chi volesse donare in contanti, può entrare nell’attività di Laura Latino e versare il proprio contributo.

Nel frattempo il sindaco Ciarapica, un paio di giorni fa, aveva annunciato che «era stato istituito il fondo di 15mila euro a sostegno della famiglia per consentirle di gestire nell’immediato il sostentamento e le spese per il funerale. Collaboreremo – aveva poi spiegato il primo cittadino – in sinergia con il Comune di San Severino, città di residenza di Alika, affinchè possa essere garantito un aiuto e un sostegno prolungato nel tempo. Sono già in contatto con il sindaco Piermattei per attuare le misure di sussidio».

Poi l’annuncio che il Comune si costituirà parte civile contro l’aggressore. «Lo faremo a tutela dell’immagine e dei valori di Civitanova – aveva concluso – che è sempre stata una città civile, accogliente e che è sgomenta e addolorata per una vicenda estranea al suo carattere ed alla sua anima. Questo è il momento di agire e dare risposte concrete alla cittadinanza. Sia sul fronte della sicurezza, e lo stiamo già facendo, sia sul fronte umano con gli aiuti, già stanziati per la famiglia di Alika. Quella civitanovese è una comunità coesa e altruista, pronta a tendere sempre la mano a chi ha bisogno. È a lei e a tutti coloro che vorranno continuare a sostenere la famiglia di Alika che va la mia più profonda gratitudine». L’imprenditore Germano Ercoli, nel corso della cena aziendale tenutasi sabato sera ha spiegato che donerà 10.000 euro, per conto delle sue due aziende, alla famiglia dell’uomo ucciso.

Il raduno

Alle 21 di domani, mercoledì 3 agosto, in piazza XX settembre, è previsto il sit in di sedici sigle, tra cui realtà dell’associazionismo e partiti di centrosinistra, «per stringersi intorno al dolore della famiglia di Alika. Si tratta di una tragedia che ci interroga – si legge in una nota – prima di tutto come persone spesso diventate ostaggio della paura del diverso, dell’insicurezza economica, dell’instabilità politica e sociale tanto da renderci incapaci di provare ogni empatia nei confronti dell’altro, di avere occhi per guardare oltre il nostro piccolo cortile che abbiamo eretto a fortino. Come organizzazioni sentiamo urgente un lavoro di contaminazione, di testimonianza, di radicamento di una cultura che comprende, accoglie e non giudicare, che sia in grado di includere e riconoscere la dignità di ogni persona». Tra i partecipanti all’iniziativa ci saranno Arci, Anpi, Refugees welcome, Amnesty International, Partito democratico, Articolo uno e sindacati.

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