Macerata

Ruba in spiaggia a Porto Recanati, lo sfogo in aula: «Ero disperato, non avevo più soldi»

69enne patteggia 10 mesi di reclusione e 800 euro di multa. Rimesso in libertà non potrà dimorare in provincia di Macerata. Questa mattina il processo per direttissima

Il tribunale di Macerata

PORTO RECANATI – Ruba in spiaggia vini e portafoglio; scoperto, era stato bloccato e arrestato. Questa mattina l’uomo, un 69enne campano, è stato portato in Tribunale a Macerata per la convalida dell’arresto e il conseguente giudizio direttissimo. In aula, davanti al giudice e al pubblico ministero, l’anziano si è sfogato: «Ero disperato, avevo bisogno. Prendo la pensione minima, 400 euro, non avevo più soldi».

Il 69enne è stato arrestato ieri per furto dai carabinieri della locale Stazione. Erano circa le 9.30 quando l’anziano era entrato in uno stabilimento balneare di Porto Recanati e dal bar aveva preso due bottiglie di vino. Poco distante però c’era una dipendente che era subito intervenuta bloccandolo e riprendendo le bottiglie. La donna lo aveva invitato ad andare via, poi era uscita dal bar e aveva raggiunto la spiaggia sedendosi su di un lettino. In quel momento però il 69enne si sarebbe diretto in spiaggia e, adocchiata una borsa lasciata incustodita, si era avvicinato e aveva preso un portamonete e altri oggetti che erano all’interno. La borsa però era della proprietaria dello stabilimento balneare che era andata in riva al mare con la nipote e che, appena si era accorta della scena, aveva iniziato a urlare. Il 69enne aveva fatto in tempo a prendere anche una carta di credito e il cellulare quando, per fuggire, aveva lasciato tutta la refurtiva sotto l’ombrellone cercando di scappare.

Pochi passi ed era stato raggiunto dal bagnino. Sono stati chiamati i carabinieri e l’anziano è stato arrestato per furto aggravato continuato. Oggi il giudice Daniela Bellesi ha convalidato l’arresto, il 69enne si è sfogato dicendo che aveva rubato per fame, perché la sua pensione di circa 400 euro gli era già finita e aveva bisogno di soldi.
Dopo la convalida dell’arresto l’uomo ha chiuso la propria posizione patteggiando con il pm Raffaela Zuccarini, tramite l’avvocato Massimo Feliziani, la pena di dieci mesi e 800 euro di multa. Il reato però è stato riqualificato da furto aggravato a tentato furto aggravato. Nei confronti dell’uomo è stato disposto il divieto di dimora in provincia di Macerata.

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