Macerata

Rifiuti, piccoli comuni: secondo i dati Arpam Servigliano (Fm) è il più virtuoso

Il tema dei rifiuti coinvolge cittadini e amministratori. Ogni anno l’Agenzia Regionale delle Marche pubblica i dati ufficiali. Ecco i numeri per i Comuni tra 1.000 e 3.000 abitanti

Il Municipio di Servigliano

ANCONA – Funziona la raccolta differenziata? Quanto spendono i cittadini per la Tari? Stiamo facendo qualcosa per l’ambiente? Come aumentiamo il livello di riciclo? Quali modalità di raccolta sono più efficienti?
Queste ed altre domande sorgono quando si affronta l’annoso tema dei rifiuti. Tra stato dell’arte e prospettive del futuro, agli amministratori pubblici è demandato il compito di amministrare la questione nell’interesse dei propri cittadini che raramente sono consapevoli di quanto avviene anche nelle realtà limitrofe.

Ogni anno Arpam, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche, pubblica i dati ufficiali circa la produzione di rifiuti relativi al calcolo della Ecotassa e da cui scaturiscono delle importanti evidenze nella gestione dei rifiuti.
I dati dei 73 comuni con popolazione tra 1.000 e 3.000 abitanti evidenziano che i più virtuosi sono concentrati nella provincia di Fermo con Servigliano quale comune più performante per raccolta Pro Capite totale con 278 kg, seguono Monterubbiano e Ponzando di Fermo, tutti al di sotto dei 300 kg (283 e 294 kg).
In fondo alla classifica abbiamo un trio di città del pesarese come Frontone, la più alta produzione di rifiuti delle Marche con 608 kg, Lunano 600 kg ed infine Montecopiolo con 587 Kg.

Questo indicatore permette di quantificare il livello con il quale le Amministrazioni ed i relativi Gestori riescono ad applicare il concetto di Prevenzione di produzione del rifiuto attraverso le logiche di economia circolare del Riuso e del Riutilizzo.

Per quanto riguarda la raccolta indifferenziata il posto d’ onore spetta a Torre San Patrizio con 59 kg e, a seguire, Ponzano di Fermo e Piandimeleto con 60 e 74 kg.
In fondo alla classifica abbiamo ancora un trio di città del pesarese come Carpegna, la più alta produzione di Indifferenziato delle Marche con 347 kg, Montecopiolo con 297 kg ed infine Monteciccardo con 270 Kg.

Questo indicatore permette di quantificare il livello con il quale le Amministrazioni ed i relativi Gestori riescono ad applicare, sempre all’interno del concetto di Prevenzione di produzione del rifiuto, il livello di Differenziazione per l’avvio al Riciclo e ridare nuova vita al rifiuto quale fine ultimo dell’Economia Circolare.

Anche qui, al di là degli aspetti tecnici ed ambientali, le diverse perfomance impattano in modo determinante sui costi delle Gestione e conseguentemente sulla Tari che i cittadini sono tenuti a versare al proprio comune. Il tema costi sarà approfondito con dovizia di dettagli nei prossimi articoli sul tema Rifiuti.

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