Macerata

Troppi rifiuti Covid da raccogliere e personale in quarantena, il Cosmari di Tolentino chiede aiuto alla Regione: «Il servizio va rivisto»

Appello del presidente Pezzanesi e del direttore Giampaoli: «L’azienda non è più in grado di ottemperare, come fatto finora, alle disposizioni tecnico gestionali a causa delle enormi difficoltà oggettive che si sono via via registrate»

Tolentino, il Cosmari

TOLENTINO – «A causa dell’imponente aumento dei contagi registrati nell’ultimo periodo e, di conseguenza, dell’alto numero di persone sottoposte ad isolamento o quarantena obbligatoria, l’azienda non è più in grado di ottemperare, come fatto finora, alle disposizioni tecnico gestionali a causa delle enormi difficoltà oggettive che si sono via via registrate». L’allarme arriva dal Cosmari che, dopo due anni in cui si è occupato del ritiro dei rifiuti prodotti da malati Covid in tutta la provincia, che si è andato ad aggiungere alla raccolta tradizionalmente fatta, ha alzato “bandiera bianca”, sottolineando l’impossibilità di andare avanti.

A mettere nero su bianco le difficoltà del momento sono stati il presidente Giuseppe Pezzanesi e il direttore Giuseppe Giampaoli che hanno scritto una nota al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e all’assessore all’ambiente Stefano Aguzzi e, per conoscenza, all’Ata 3 e a tutti i Comuni soci. L’azienda, infatti, che ha anche diversi dipendenti in quarantena, non è più in grado di raccogliere i rifiuti dei malati Covid, come fatto finora.

«Ad oggi, a fronte delle precedenti problematiche legate al ritardo dell’inserimento dei soggetti interessati nell’apposito elenco da parte dell’Asur, si registra un vero e proprio aumento esponenziale del numero di utenze da raggiungere, pari ad oltre 9.000 – evidenziano i vertici del Cosmari -, conseguenza del cambio di modalità operativa di inserimento, permanendo invece la problematica relativa alla cancellazione dagli elenchi al momento della fine quarantena o negativizzazione dell’utente. Inoltre, per la maggior parte dei Comuni la trasmissione dei dati non avviene attraverso una selezione dei nuovi casi, ma attraverso l’inoltro di quanto scaricabile dalla piattaforma che, pertanto deve essere epurata di alcuni dati».

Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino e presidente del Cosmari

A questi problemi, poi, si aggiunge il fatto che il Covid ha colpito anche la forza lavoro in forza al Cosmari: circa il 10% del personale operativo è assente per malattia o in isolamento domiciliare, «Pertanto l’azienda non dispone di un numero tale di risorse in grado di gestire sia il servizio ordinario che quello specifico per il Covid. Cosmari, quindi – suggeriscono Pezzanesi e Giampaoli -, auspica che la Regione voglia prendere i provvedimenti necessari al fine di semplificare la procedura in essere, magari sulla scorta dell’analoga ordinanza emessa dal presidente della Regione Toscana». La proposta lanciata dal Cosmari prevede che il servizio di raccolta dei rifiuti domestici dei soggetti positivi al Covid-19 e soggetti in quarantena sarà quello comunemente utilizzato per la raccolta del secco non riciclabile. Durante il periodo di isolamento domiciliare l’utenza dovrà: inserire tutti i rifiuti nel sacco dell’indifferenziato (non fare la raccolta differenziata); raccogliere i rifiuti utilizzando almeno due sacchi (uno dentro l’altro); chiudere bene i due sacchi uno dentro l’altro, con i lacci di chiusura o con del nastro adesivo.

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