Macerata

Ricostruzione post sisma, le prospettive del 2022. Appello dei sindaci del Maceratese: «Sbloccare i centri storici»

Sandro Sborgia (Camerino), Alessandro Gentilucci (Pieve Torina) e Luca Giuseppetti (Caldarola) tracciano la rotta nei loro comuni, ma sottolineano anche le necessità per imprimere una ulteriore spinta alla ripartenza nel cratere

MACERATA – Un 2021 che si chiude con una nuova accelerazione impressa alla ricostruzione post sisma dal commissario Giovanni Legnini che, per il 2022, ha chiesto collaborazione a tutti gli organi istituzionali e anche dei cittadini. Da parte loro i sindaci sono pronti a fare quanto sarà necessario per non abbandonare i propri borghi, ma chiedono ulteriori certezze. «Considerati tutti i problemi legati all’aumento dei prezzi e all’indisponibilità dei materiali – spiega il primo cittadino di Camerino, Sandro Sborgia – quello che servirebbe per il prossimo anno è spingere affinché sia data ai progettisti una scadenza temporale e perentoria per la presentazione, quantomeno, dei progetti per i danni gravi. Per quanto riguarda la nostra città abbiamo posto molte basi perché partano diversi lavori e sono convito che 2022 sarà davvero un anno in cui vedremo tante gru».

Prospetta un anno di lavori anche il sindaco di Caldarola, Luca Giuseppetti che, sottolinea, però, la necessità da parte del governo di aumentare la disponibilità di materie prime. «Si è notato come con il nuovo commissario Legnini le cose abbiano preso una piega diversa e la sterzata a cui abbiamo assistito è stata importante – spiega Giuseppetti -. Adesso la cosa determinante è velocizzare quello che il commissario e i sindaci fanno, perché alcune pratiche vanno a rilento. Due i problemi da risolvere in questo 2022: aumentare i numero dei tecnici che, in questo momento sono ingolfati dai lavori e questo, automaticamente, porta a un allungamento dei tempi perché le ditte hanno troppi appalti da portare a compimento e poi c’è l’altro vero problema, quello della mancanza dei materiali, per cui mi aspetto che il governo ci aiuti in questo, perché manca la materia prima per andare avanti». Per quanto riguarda Caldarola, invece, il sindaco racconta come nel prossimo anno potranno essere portate a compimento opere importanti come «il teatro comunale che, oltre ad essere lo spazio in cui le persone si ritrovano, è il teatro del territorio. Poi c’è il palazzo comunale, punto strategico e importante della piazza – aggiunge Giuseppetti -. E’ stato concluso lo studio con l’Università La Sapienza di Roma, è stata individuata la ditta che ha vinto la gara e, a breve, passeremo alla progettazione, per cui mi auguro di veder aprire il cantiere entro la fine dell’anno. Da non dimenticare il castello per cui il conte si è molto speso per far partire la ristrutturazione, insieme al Comune, siamo in contatto con l’Usr e penso che siamo arrivati gli sgoccioli per vedere le gru avviare i lavori e poter finalmente sperare di riavere la struttura in tutto il suo splendore».

Non ha dubbi il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, sulla priorità per il 2022: «Far partire i cantieri nei centri storici, per la ricostruzione di quelle vie e di quei borghi che rappresentano le radici della nostra esistenza». «Oltre a questo è necessario – aggiunge – investire in quelle opportunità che ci derivano dalle fonti di finanziamento europee, statali e regionali. Bisogna creare opportunità che debbano essere di garanzia anche economica: si deve investire sulle imprese esistenti e creare fondi di finanziamento per chi voglia venire a investire nei nostri territori. Altro tema da non dimenticare è il turismo, potenziando la recettività creando strutture di livello, al passo con i tempi che siano in linea con quello che le persone chiedono». Guardando allo sviluppo del suo paese, inoltre, Gentilucci pensa a una crescita «che preservi le radici, ma migliori quanto si ha a disposizione per essere sempre più attrattivi. Pieve Torina è una fucina di progettualità che stanno prendendo forma – conclude -. Penso al contratto istituzionale di sviluppo che vedrà la partenza di questo nuovo polo lavorativo della Rsa, per cui abbiamo vinto un bando di 5 milioni. Un progetto di straordinaria importanza che garantirà occupazione a 60 famiglie. Poi ci sono tanti altri cantieri, penso al teatro o al prolungamento del percorso delle acque lungo il torrente Sant’Angelo perché lo sviluppo a cui pensiamo guarda al territorio a 360 gradi».

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