Macerata

Report della Protezione civile: nelle Marche è allarme siccità

Precipitazioni carenti e temperature elevate. Deficit storico per quanto concerne la portata dei fiumi e dei torrenti

CIVITANOVA – Il quarto maggio più caldo degli ultimi sessant’anni significa allarme siccità e deficit storico per quanto concerne la portata dei fiumi e dei torrenti. Questo il preoccupante quadro delle Marche, che trapela dal Rapporto meteo-climatico mensile relativo al mese di maggio 2022, redatto dal Centro funzionale della Protezione civile regionale. Il Rapporto è un documento scientifico pubblicato mensilmente dal centro funzionale e che, partendo da una serie di osservazioni effettuate sul territorio marchigiano e costituite principalmente dai dati delle stazioni meteorologiche e idrometriche della Rete Mir e dalle rilevazioni sulla portata dei fiumi, traccia un quadro della situazione meteo climatica e idrogeologica del mese di riferimento. Ed è altamente preoccupante lo scenario che emerge da tale Rapporto. A partire dalla precipitazioni, troppo assenti nell’arco di tutto il mese: sono stati numerosi, infatti,  i giorni di maggio consecutivi senza pioggia, con il picco di ventidue raggiunto dal 7 al 28 del mese, registrato a San Benedetto del Tronto. “Rispetto alla climatologia 1981-2010 – si legge nel rapporto – le precipitazioni sono state inferiori del 30% in montagna, del 40% in collina e del 50% lungo la fascia costiera”. 

Balzano agli occhi, inoltre, i valori dell’indice Spi (Standardized Precipitation Index) che consente di misurare l’impatto della siccità attraverso delle scale temporali: spiccano livelli di siccità severa e in alcuni casi anche estrema.

Le circostanze di estremità riguardano alcune rivelazioni fatte in alcuni comuni del maceratese, del fermano e dell’ascolano dove scorrono i fiumi Musone, Potenza, Chienti, Nera, Ete, Aso, Menocchia e Tronto. Stessa sorte anche per la portata dei medesimi corsi d’acqua: ad Acqualagna (fiume Candigliano), ad esempio, lo scarto tra la media mensile della portata e quella storica ammonta al – 54,92%. 

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