Macerata

Recanati, 9 involucri di cocaina in auto e 3mila euro a casa: denunciato spacciatore

Si tratta di un disoccupato albanese, non in regola sul territorio nazionale. Nel suo domicilio trovati 3.300 euro, ritenuti dagli agenti provento dell’attività di spaccio

(foto Adobe Stock)

RECANATI – Durante le attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nella mattinata di oggi, venersì 24 giugno, agenti della Polizia di Stato della Questura di Ancona, congiuntamente a quelli di Macerata, hanno effettuato una perquisizione a carico di un giovane albanese di 32 anni, disoccupato, domiciliato in provincia di Macerata, non in regola con le norme sul soggiorno sul territorio nazionale.

Dopo un primo pedinamento il giovane veniva fermato dai poliziotti in località Squartabue di Recanati, mentre si trovava a bordo della sua autovettura usata per le consegne dello stupefacente. Da una prima perquisizione personale, venivano rinvenuti 9 involucri di cocaina pronti per essere spacciati sul mercato. La ricerca dello stupefacente permetteva agli agenti di rinvenire anche qualche centinaio di euro che lo stesso deteneva all’interno di una tasca, denaro sequestrato in quanto ritenuto provento dello spaccio di cocaina.

Successivamente i poliziotti si spostavano a Recanati, nel luogo del domicilio del giovane albanese, per estendere la perquisizione anche in quell’appartamento. In questa circostanza venivano rinvenuti 3.300 euro, anche questi ritenuti provento dell’attività di spaccio anche a fronte del fatto che l’indagato non svolge nessuna attività lavorativa. Oltre al denaro veniva rinvenuta attrezzatura e materiale idonei al confezionamento della cocaina, ovvero, ritagli in cellophane e un bilancino elettronico che comprovavano in modo inequivocabile la fiorente attività di spaccio intrapresa.

A fronte dei riscontri investigativi, l’uomo veniva deferito alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata in merito al reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Vista l’irregolarità sul territorio nazionale, si procedeva al ritiro del passaporto e alla notifica dell’espulsione dall’Italia.

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