Macerata

Rapina a Macerata, «Più dicevo di non avere la cassaforte e più mi picchiavano»: il racconto choc della vittima

Ecco il racconto di Daniela Zucconi, la tabaccaia vittima ieri sera di una rapina nella propria abitazione, che questa mattina, con coraggio, è tornata a lavoro

Daniela Zucconi

«Ho mangiato solo una crostatina ieri a pranzo e non vedo l’ora di tornare a casa. Domani mattina sistemerò tutti i vestiti sporchi di sangue e laverò quello rimasto in auto».

Daniela Zucconi, 64 anni, questa mattina alle 6:45 ha aperto la sua tabaccheria nonostante i lividi in viso e il dito medio della mano sinistra lussato a causa dell’aggressione avvenuta ieri sera in casa sua, in contrada Valdeia. La donna infatti, proprietaria della tabaccheria in via Santa Lucia a Macerata, ieri sera è stata vittima di una rapina nella sua villa in campagna.

«Erano circa le 20 quando sono tornata a casa – racconta Zucconi -. Ho messo l’auto nel garage e loro erano già lì ad attendermi. Sono entrati riuscendo ad aprire il cancelletto della recinzione che delimita la mia abitazione: non so come abbiamo fatto».

«In garage era buio, c’era solo la flebile luce che proviene dalla serranda che in quel momento si stava chiudendo – spiega la donna -. Mi hanno subito chiesto dove fosse la cassaforte ma io non ce l’ho e così hanno iniziato a picchiarmi. Erano due, con il volto coperto e l’accento dell’Est, probabilmente giovani».

«Più ripetevo loro di non avere la cassaforte e più mi picchiavano – ricorda la 64enne -. A quel punto mi hanno portato in casa, mi hanno legata a una sedia con il nastro nero, quello spesso, e mi hanno imbavagliata. Continuavano a chiedermi i soldi ma più io dicevo di non avere nulla e più mi colpivano».

«A quel punto sono scappati, senza rubare nulla, nemmeno i venti euro che avevo nel portafoglio – spiega la donna -. Ho impiegato forse trenta minuti per liberarmi; ho anche pensato che magari domani qualcuno mi avrebbe trovato qui morta se non ci fossi riuscita. Quando mi sono slegata ho subito chiamato il 118 raccontando cosa fosse successo e chiedendo aiuto».

La tabaccheria di Daniela Zucconi

I sanitari hanno subito soccorso la donna per poi trasferirla in ospedale: 20 giorni di prognosi con contusioni in faccia, soprattutto all’occhio sinistro, e il dito medio della mano sinistra lussato e con un taglio. «Sono uscita dal pronto soccorso alle tre circa; mi hanno accompagnata a casa, ho riposato un po’ e poi sono venuta a lavorare» – racconta la donna, che vive da sola e che in passato aveva già subito due furti in casa. In un’occasione i malviventi si erano introdotti nella sua villa quando lei non c’era, rompendo la finestra, ma non avevano portato via nulla perché spaventati dell’allarme. Nel secondo caso invece i ladri avevano rubato il corredo matrimoniale e un paio di orecchini.

Questa mattina la signora Zucconi, armata di coraggio, ha comunque aperto la sua tabaccheria: «serve per non pensare» ha spiegato. «In quei momenti pensavo solo una cosa ‘speriamo che finisca presto’. Poi è normale che ci sia la paura di poter morire».

Su quanto accaduto indagano gli uomini della Polizia di Macerata.

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