TOLENTINO- Due operai egiziani che lavoravano in un cantiere edile nel centro di Tolentino, questa mattina 3 febbraio, alle 8.50 circa, si sono arrampicati sulla gru nell’area dei lavori, e hanno minacciato di lanciarsi nel vuoto. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Tolentino, una volta giunti sul posto, hanno appreso che si trattava di due giovani di 19 e 29 anni, dipendenti di una ditta di Reggio Emilia. I due uomini avevano appena saputo dal titolare, che non avrebbero avuto lo stipendio per i lavori da loro effettuati negli ultimi due mesi. Le forze dell’ordine si sono messe subito all’opera per acquisire diverse informazioni, e ricostruito dunque, che il titolare era in attesa di alcuni pagamenti da parte di due aziende che gli avevano affidato questi lavori.
La trattativa per convincerli a scendere dalla gru
In seguito ad una prima trattativa condotta dei militari dell’Aliquota Operativa di Tolentino, i due giovani egiziani si sono convinti a lasciare la gru, spostandosi sulle impalcature del cantiere, quindi in maggior sicurezza, ma in un primo momento, hanno continuato a minacciare di buttarsi se qualcuno si fosse avvicinato ai ponteggi.
Il dialogo aperto e poi la discesa spontanea dei due operai
Si è proseguito dunque con l’apertura di un dialogo tra il loro responsabile (un 51enne egiziano) ed il titolare di una delle ditte che gli avevano affidato i lavori, così da trovare un accordo per il pagamento delle mensilità. I due operai alla fine si sono convinti a scendere spontaneamente, senza ricorrere a cure mediche da parte del 118, anche grazie all’aiuto del personale specializzato per la negoziazione del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata. Sul luogo presenti anche i vigili del fuoco di Tolentino e la polizia locale.