Macerata

“A casa con…I Teatri di Sanseverino”: pillole virtuali di cultura per appassionati

Dieci appuntamenti per regalare un momento di svago ai tanti abbonati e non solo. «Abbiamo messo in piedi un’idea opposta rispetto a quello che avevamo pensato durante il periodo del terremoto», dice il direttore artistico Francesco Rapaccioni

A sinistra il sindaco Rosa Piermattei e a destra il direttore artistico Francesco Rapaccioni all'interno del teatro Feronia

SAN SEVERINO MARCHE – Dieci “pillole virtuali” per portare il teatro… a casa. Questa è l’iniziativa promossa da I Teatri di Sanseverino ai tempi del coronavirus. Il direttore artistico Francesco Rapaccioni e il sindaco settempedano Rosa Piermattei, dalla platea del teatro Feronia, hanno dato il via all’iniziativa “A casa con… I Teatri di Sanseverino”, una serie di appuntamenti online, visibili sulle pagine Facebook dei Teatri di Sanseverino e del Comune, per diffondere contenuti culturali ogni giorno nuovi e originali e continuare a mantenere un filo diretto con gli oltre 400 abbonati e con tutti gli affezionati.

«Siamo qui per dirvi che i Teatri di Sanseverino non si fermano – recitano direttore artistico e sindaco appoggiati alle poltroncine del prezioso gioiello opera di Ireneo Aleandri e con alle spalle il meraviglioso sipario storico dipinto da Filippo Bigioli nel primo appuntamento con le “pillole virtuali” -. Anche in questi giorni un po’ complicati, nei quali siamo tutti invitati a rimanere a casa, abbiamo pensato di trasmettere delle piccole pillole culturali per aiutare a trascorrere le giornate in modo un poco diverso. In mezzo alle occupazioni familiari, alla cura di figli e nipoti, al telelavoro per chi può praticarlo, ogni tanto potranno essere seguiti online i nostri contributi video».

«Dobbiamo tutti rimanere il più possibile in casa ed evitare i contatti sociali, seguendo e rispettando scrupolosamente le misure di prevenzione – ha ricordato nuovamente il sindaco Rosa Piermattei -. Mi sembra importante occupare parte del nostro tempo condividendo interessi culturali e in questo il Comune ha deciso di farsi parte attiva. Non vogliamo lasciare soli concittadini e abbonati dei nostri teatri e ci piacerebbe diffondere così anche la conoscenza delle nostre infinite bellezze al mondo. È un momento difficile quello che stiamo vivendo ma sono certa che se tutti collaboreremo e mostreremo grande senso di responsabilità, insieme ce la faremo».

«Abbiamo messo in piedi un’idea opposta rispetto a quello che avevamo pensato durante il periodo del terremoto – ha spiegato il direttore artistico Francesco Rapaccioni -. Mentre in quell’occasione avevamo portato le persone fuori dai loro spazi nel nome della socializzazione, in questo caso invece le teniamo a casa. Il progetto si sviluppa in dieci “pillole virtuali”, che usciranno ogni tre o quattro giorni, in cui racconteremo non solo il teatro ma molto altro. Già sono state pubblicate le prime due puntata: la prima era una chiacchierata tra me e il sindaco all’interno del teatro e la seconda una spiegazione sul Feronia appunto. Nella terza puntata presenterò, in quattro minuti, altrettanti libri che secondo me meritano di essere letti. Nelle prossime ci saranno delle videochiamate con degli scrittori e in altre invece racconteremo, tramite delle fotografie, diverse culture. Coinvolgeremo anche la Pinacoteca e il museo archeologico, riaperti dopo il sisma, per farli diventare delle sale nelle quali, oltre ad ammirare le opere, sarà possibile vivere un momento culturale con un autore e con un libro».

«È un modo per far passare del tempo a chi è a casa collegandosi con i nostri canali social – ha concluso Rapaccioni -. Le “pillole virtuali” rimarranno online sempre e saranno visibili anche in futuro: un progetto con il quale, oltre a rispondere a questo momento di emergenza, abbiamo voluto mantenere un contatto diretto con i nostro abbonati che sono davvero tanti».

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