Macerata

Macerata, il progetto delle ciclovie accende il dibattito. «L’adesione fu della precedente giunta»

L'ex assessore Paola Casoni punta il dito sul nuovo progetto annunciato dalla giunta: «Si tratta di uno di quei tanti casi di finanziamenti ereditati da chi, a detta degli amministratori attuali, ha lasciato solo buchi»

MACERATA – L’adesione del Comune di Macerata al progetto per la realizzazione delle ciclovie delle vallate del Chienti e del Potenza promosso dalla Regione, riaccende la scintilla tra la vecchia e la nuova amministrazione. A spiegare il progetto sono stati gli assessori Andrea Marchiori e Paolo Renna, ricordando che «prevede percorsi per circa 60 chilometri all’interno del comune – che si snodano dalle frazioni fino al centro città – e include anche la predisposizione di stazioni di ricarica per le bici elettriche e la segnaletica dedicata. Il progetto è prossimo all’approvazione definitiva e successivamente passerà alla fase esecutiva».

«Nel nostro programma elettorale, a proposito di ciclovie, scrivevamo che “si tratta di un progetto ambizioso volto a collegare la città con le sue frazioni e con tutto il territorio provinciale e regionale”. Oggi possiamo affermare che l’auspicio sta diventando realtà – ha aggiunto l’assessore Marchiori -. Ci siamo impegnati a realizzare tutto il tracciato ricadente nel nostro Comune, sia nelle aree lungo fiume che in quelle di collegamento tra le vallate del Chienti e del Potenza, e abbiamo scelto la strategia migliore per i fruitori del percorso: vie secondarie meno trafficate, dislivelli agevoli da affrontare e paesaggi suggestivi».

Ma nel racconto fatto dall’amministrazione, secondo l’ex assessore all’urbanistica Paola Casoni, mancano alcuni tasselli del lavoro fatto da altri, prima che l’attuale giunta si insediasse. «A onor del vero il finanziamento dell’opera è di circa 5 milioni complessivi, non solo per Macerata ma per buona parte della provincia, ed è avvenuto a livello regionale con la giunta Ceriscioli – precisa l’ex assessore –. L’adesione al progetto era avvenuta già con la tanto vituperata giunta precedente: ebbene sì, si tratta di uno di quei tanti casi di finanziamenti ereditati da chi, a detta degli amministratori attuali, ha lasciato solo buchi. Capofila di progetto, del quale sta coordinando tutte le fasi di progettazione, gara e successivamente realizzazione, è l’Unione Montana Potenza Esino Musone. Così, giusto per dare un’informazione completa dei fatti!».

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