Macerata

Potenza Picena, minacce al sindaco e al questore: denunciati due giovani

Individuato dalla Digos anche l'autore delle scritte contro il questore Pignataro, che si esprime riguardo i manifesti indirizzati al primo cittadino Tartabini

MACERATA – “Credere, obbedire, penzolare” sulla foto del sindaco di Potenza Picena FdI, Noemi Tartabini, raffigurata a testa in giù. Individuati gli autori dei volantini apparsi in città alla vigilia della Festa della Liberazione, il 25 aprile scorso. Si tratta di due uomini residenti in provincia di Macerata tra i 35 e i 40 anni, uno disoccupato l’altro dipendente di un’attività commerciale, entrambi politicamente orientati a sinistra, connessi agli ambiti della cannabis light. Sono stati denunciati a piede libero per minaccia aggravata.

Il questore Antonio Pignataro

Era il 24 aprile scorso quando alla vigilia dell’anniversario della Liberazione a Potenza Picena comparvero, attaccati in vari punti della città, numerosi volantini adesivi con la fotografia del sindaco raffigurata a testa in giù e la frase dal chiaro riferimento alle vicende di piazzale Loreto. La fotografia risaliva al periodo in cui il primo cittadino era in stato interessante e il manifesto suscitò subito le reazioni di tutte le forze politiche che condannarono in modo unanime l’ignobile gesto. «Fu un fatto crudele – ha commentato questa mattina il questore di Macerata Antonio Pignataro –. Lo stato di gravidanza rappresenta la vita, il futuro del nostro Paese e della nostra Patria, la fascia tricolore indossata dal sindaco rappresenta lo Stato, gli interessi della comunità e il rispetto che bisogna avere per le istituzioni».

Il vice questore Maria Nicoletta Pascucci

La reazione della questura fu immediata. «Grazie al dispositivo di sicurezza disposto dal questore – ha spiegato la dirigente della Digos, il vice questore Maria Nicoletta Pascucci – in occasione della festività del 25 aprile, siamo riusciti a intervenire immediatamente, raccogliendo preziosissimi elementi probatori successivamente rivelatisi decisivi per le indagini e per la successiva individuazione dei responsabili del gesto». Le indagini, coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio, sono state condotte sia con metodi tradizionali sia telematici: sono state raccolte decine di testimonianze, visionate ore di video registrati dalle telecamere di sorveglianza installate sia nelle zone in cui erano stati rinvenuti i volantini sia nelle vie di accesso alla città, sono stati effettuati servizi di appostamento e pedinamento, analizzati i dati raccolti e i tabulati telefonici, poi sono state eseguite perquisizioni locali in provincia che hanno consentito di chiudere il cerchio intorno a due giovani residenti in provincia denunciati per il reato di minaccia aggravata. Ora sono in corso ulteriori indagini per verificare se nella vicenda siano coinvolte anche altre persone.

Ma non era stato solo il sindaco di Potenza Picena a diventare oggetto di minacce. Il questore Pignataro, ormai identificato come il questore “anti-cannabis”, per la sua incessante lotta contro la cosiddetta cannabis light e lo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato anche lui oggetto di frasi minacciose fin dal suo arrivo a Macerata. Gli agenti della Digos hanno individuato anche il quarto autore delle scritte contro il comandante della polizia.

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