Macerata

Post sisma a San Severino, riapre Palazzo Governatori. Tornati agibili oltre 300 edifici in città

Oltre 250 sono relativi alla ricostruzione privata. Sul fronte pubblico sono stati recuperati anche l’istituto professionale "Pocognoni" e l’ex scuola di Stigliano. Il punto del sindaco Piermattei

SAN SEVERINO – Terminati i lavori di recupero post sisma, riaprirà domani Palazzo Governatori, a San Severino. Eretto originariamente per ospitare le istituzioni giudiziarie cittadine, palazzo Governatori o del Podestà, risale al 1605. Al piano nobile sono stati recuperati gli ambienti voltati e la sala udienze dell’ex Giudice di Pace. La porzione posteriore del palazzo fino agli anni Ottanta del secolo scorso fu adibita a carcere. Dal 1968 palazzo Governatori ospita anche la biblioteca comunale “Francesco Antolisei”.

Il palazzo è uno dei 300 tornati agibili in città dal sisma del 2016, di questi la maggiori parte sono relativi alla ricostruzione privata (254), tre sono relativi alla ricostruzione pubblica e 43 agli interventi su proprietà che hanno fatto ricorso al Sisma Bonus. Per quanto riguarda gli edifici pubblici, sono stati investiti oltre due milioni di euro, che hanno permesso di recuperare, oltre a Palazzo Governatori, l’istituto professionale “Pocognoni”, l’ex scuola di Stigliano, di un alloggio a Porta Romana e palazzo Manuzzini che sarà interessato da un intervento pubblico-privato che prevede anche l’ampliamento degli spazi destinati alla pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi”.

Aggiungendo i fondi per il recupero di spazi privati, si arriva a una somma di oltre 140 milioni in tutta la città. «La somma andrà per il recupero di 431 edifici, tra cui 258 interessati da interventi di ricostruzione leggera, per un importo di quasi 38 milioni di euro e altri 81 da ricostruzione pesante, per un importo di circa 64 milioni di euro – spiega il sindaco Rosa Piermattei -. In totale sono 785 le istruttorie presentate all’ufficio Sisma del Comune. Di queste, 381 fanno riferimento alla ricostruzione leggera di edifici classificati come B e C con scheda Aedes. Altre 216 sono relative, invece, alla ricostruzione pesante di edifici classificati come E con scheda Aedes. Ulteriori 175 pratiche sono quelle relative all’ordinanza 100 del commissario, emanata per facilitare proprio la ricostruzione di immobili danneggiati dalle scosse di cinque anni fa, mentre, con riferimento alla ricostruzione delle attività produttive, sono 13 le pratiche presentate. Sono 12 le pratiche rigettate. Ulteriori 54 richieste hanno interessato, infine, la delocalizzazione sempre delle attività produttive per le quali sono previsti contributi per oltre 700mila euro».

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