Macerata

Post sisma, presentata l’ordinanza speciale: oltre 18 milioni per ricostruire i simboli di Camerino

Il commissario Legnini è entrato nel dettaglio della ricostruzione che riguarderà sei progetti. Appello dell'arcivescovo Massara alla Regione: «Servono siti per smaltire le macerie»

CAMERINO – La sede del Comune, il teatro Filippo Marchetti, la demolizione dell’edificio dell’ex tribunale, il parcheggio meccanizzato in via Emilio Betti, la Rocca Borgesca, la demolizione dell’ex scuola Betti, l’adeguamento funzionale e il restauro dell’ex sede di Banca Marche. Sono questi i primi sei progetti da cui ripartirà la ricostruzione a Camerino, inseriti nella prima ordinanza speciale firmata dal commissario Giovanni Legnini per snellire le pratiche e dare maggiori poteri ai sindaci.

Da una parte, quindi, la ricostruzione che accelera, dall’altra il rischio grande che pesa sui cantieri avviati. A lanciare l’allarme è stato l’arcivescovo Francesco Massara che, proprio durante la presentazione dell’ordinanza, ha ricordato come «le ordinanze hanno snellito la normativa, ma poi dobbiamo guardare alla praticità. Uno dei problemi impellenti riguarda le macerie perché mancano siti per poterle stoccare. E se non si trovano questi luoghi la ricostruzione si ingolfa, per cui invito la Regione a risolvere questo problema, altrimenti avremo belle ordinanze ma la ricostruzione rischia di rimanere ferma».

L’ordinanza dà per la prima volta attuazione al decreto “semplificazioni” del 2020, che attribuisce al commissario Legnini il potere di realizzare interventi e opere urgenti e particolarmente critiche in deroga alla normativa vigente, salvo ovviamente quella penale e di tutela dei beni culturali. Previsto il ricorso anche ad altri meccanismi e a nuove procedure, in alcuni casi in deroga, sempre per assicurare una maggior speditezza al programma di ricostruzione. Si potrà, per esempio, mettere a gara direttamente il progetto definitivo o inserire nei capitolati il doppio turno di lavorazione, così come gli esecutori delle opere potranno derogare ai limiti dei subappalti. E’ previsto poi un meccanismo di bonus/malus sui tempi di consegna dei lavori, con penali e premi per ritardi e anticipi, e viene istituita una Conferenza dei servizi speciale per acquisire tutti i pareri e le intese delle amministrazioni interessate, ad esempio sui vincoli culturali o ambientali, ma anche in questo caso con tempi ristretti, al massimo trenta giorni.

«Abbiamo fornito ai soggetti istituzionali e ai progettisti tutte le norme, le procedure e le semplificazioni – ha aggiunto il commissario Legnini -. Certo, si può sempre migliorare, ma l’essenziale c’è. Qui a Camerino,, ad esempio, sono 230 i cantieri autorizzati, 135 sono già conclusi quindi si sta facendo un lavoro importante, ma il grosso è ancora da fare, per cui questi strumenti vanno utilizzati fino in fondo».

L’importo totale previsto per i sei cantieri è di circa 18 milioni, di cui oltre 9 serviranno per il recupero del palazzo comunale e del teatro Marchetti. «Questo dimostra quanto sia importante lavorare in squadra – ha aggiunto il sindaco Sandro Sborgia -. A gennaio abbiamo riaperto corso Vittorio Emanuele II e due attività commerciali sono potute tornare nel cuore del centro. Per questo serve unità d’intenti e la volontà unanime di agire in maniera unitaria. È ciò che ci siamo promessi e per cui abbiamo lavorato dal primo giorno. Con l’amministrazione comunale e il tavolo per la ricostruzione abbiamo redatto l’articolato del documento e indicato quali fossero gli immobili sui quali procedere in via prioritaria. Ora dobbiamo mettere in pratica l’ordinanza, che è frutto anche del nostro lavoro, è uno strumento nuovo e, quindi, potranno esserci dei problemi, ma noi siamo caparbi e li supereremo. Vogliamo una città più sicura e più bella di prima».

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