Macerata

Porto Recanati, tre imprenditori condannati per bancarotta

Due i procedimenti riuniti e discussi in Tribunale a Macerata. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il 2008 e il 2014

tribunale, palazzo di giustizia di Macerata
Il Palazzo di Giustizia di Macerata

PORTO RECANATI – Spariti oltre 430.000 euro dal conto di due società. Condannati due imprenditori portorecanatesi, padre e figlio di 72 e 40 anni, e un fermano 44enne. Oggi i giudici del collegio del Tribunale di Macerata hanno condannato il 72enne a tre anni, il figlio a tre anni e nove mesi e il fermano a due anni e due mesi.

Due i processi per bancarotta (poi riuniti) discussi. Nel primo a carico di tutti e tre, la procura contestava il reato di bancarotta per distrazione, per l’accusa il 44enne e il 40enne in qualità pro tempore di presidente e membro del Cda della Evergreen srl (società che gestiva all’epoca la discoteca Green Leaves) dichiarata fallita a gennaio del 2015, e il 72enne in qualità di legale rappresentante della Esa srl (società che gestiva il Babaloo) e della Ascani Group srl, tra il 2008 e gennaio del 2009 avrebbero distratto dalle casse della Evergreen 196.000 euro finiti nelle altre due società: alla Esa erano finiti 130.000 euro mentre alla Ascani Group 66.000 euro.

Solo al 40enne era contestato un ulteriore episodio di bancarotta: avrebbe fatto sparire 234.118 euro dalla Soul srl (società che gestiva anche l’Hanima, una discoteca di Porto Potenza, di cui era legale rappresentante). La società fu dichiarata fallita nel 2014, due anni prima la somma risultava costituire il saldo di cassa, ma al momento della dichiarazione di fallimento quei soldi non furono né trovati né consegnati al curatore nominato dal tribunale fallimentare. L’imprenditore, inoltre, avrebbe tenuto in maniera incompleta i libri e le scritture contabili obbligatorie dal 2012 fino alla data del fallimento. Oggi il pubblico ministero Claudio Rastrelli ha chiesto la condanna degli imputati. I portorecanatesi erano difesi dall’avvocato Gabriele Cofanelli, il fermano dall’avvocato Fabio Barigelletti del foro di Ancona.

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