Macerata

Porto Recanati, maxi sequestro della Mobile: 58 kg di droga in casa. Arrestato 35enne

Il questore Luigi Silipo: «È uno dei sequestri più grandi dell’ultimo periodo. Frutto di un’indagine meticolosa e di una presenza costante sul territorio». A giugno arriveranno nel Maceratese 15 nuovi agenti

Il questore Luigi Silipo con il commissario capo Anna Moffa e gli agenti della Mobile

PORTO RECANATI – Maxi sequestro di droga: circa 58 chili di stupefacente tra hashish e marijuana scoperti in un’abitazione a Porto Recanati. In carcere a Montacuto finisce un 35enne disoccupato. Il questore Luigi Silipo: «È uno dei sequestri più grandi dell’ultimo periodo. Frutto di un’indagine meticolosa e di una presenza costante sul territorio. La lotta al traffico di stupefacenti è una priorità, è un impegno quotidiano dei nostri ragazzi della Squadra Mobile che lavorano con l’entusiasmo che ha portato la loro nuova dirigente Anna Moffa».

Il questore Luigi Silipo e il commissario capo Anna Moffa

Questa mattina il capo della Questura di Macerata ha voluto esprimere la propria soddisfazione per l’operazione eseguita dalla Sezione antidroga della Squadra Mobile che ieri pomeriggio ha portato all’arresto di un 35enne del Maceratese al momento domiciliato a Porto Recanati e al sequestro di 53,5 chili di hashish e di circa 4 chili di marijuana.
L’attività d’indagine era scattata circa un mese fa ed è nata «dal costante controllo dell’attività di spaccio di pusher nella zona tra Civitanova e Macerata – ha spiegato il commissario capo Moffa –. Immediatamente la Sezione Antidroga ha avviato un’attività info-investigativa che ha consentito di risalire e identificare un uomo ritenuto dedito allo spaccio di droga nelle zone costiere della provincia maceratese».

Il commissario capo Anna Moffa

Nel primo pomeriggio di ieri (poco prima delle 15) il 35enne è stato intercettato dai poliziotti in borghese che lo avevano tenuto d’occhio e rintracciato sotto casa dopo numerosi servizi di appostamenti e pedinamenti. Il giovane è stato controllato mentre era in auto, poi la perquisizione è stata estesa anche nella sua abitazione, nonostante il tentativo del 35enne di sviare i poliziotti indicando un luogo diverso da quello dove effettivamente viveva. È stato così che in casa, nel soggiorno sono stati rinvenuti e sequestrati diversi borsoni al cui interno c’erano circa 53,5 kg di hashish e circa 4 kg di marjuana. Oltre alla droga gli agenti hanno trovato anche 6.300 euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività di spaccio, strumentazione e materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. Ma non solo.
In casa sono stati trovati anche un coltello di 29 centimetri intriso di sostanza stupefacente, una pistola scacciacani priva del tappo rosso, 48 proiettili a salve calibro 9 e sette proiettili privi di innesco calibro 38. Droga, armi e proiettili sono stati sequestrati così come il cellulare. Al termine degli accertamenti di rito, su disposizione del pubblico ministero Enrico Barbieri l’arrestato è stato portato al carcere di Montacuto in attesa dell’udienza di convalida che sarà celebrata giovedì mattina dinanzi al gip Claudio Bonifazi.

Droga, soldi e armi sequestrate

«L’operazione condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Macerata è fra le più importanti degli ultimi anni – ha precisato il questore Silipo –, in considerazione dell’enorme quantitativo rinvenuto di sostanza stupefacente. La Squadra Mobile si è sacrificata tanto in quest’ultimo periodo, voglio sottolineare due momenti in cui si è reso visibile a tutti il loro impegno e il loro sacrificio: a dicembre quando c’è stata l’emergenza dei furti, i poliziotti non si sono mai risparmiati insieme ai colleghi della Volante e adesso questo servizio frutto di un’attività di indagine seria e meticolosa. A giugno la Mobile verrà potenziata. Arriveranno 15 nuovi agenti che in piccola parte andranno a puntellare degli uffici serventi alle attività operative e a tutto il personale ma per la maggior parte saranno destinati alle Volanti, alla Squadra Mobile e al commissariato di Civitanova».

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